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giovedì 14 luglio 2016

Vacanze 2016


Auguriamo a tutti coloro che ci seguono buone vacanze 2016.
Ovunque voi siate; mare, montagna, lago o collina, il nostro paese è stato coinvolto in entrambi i conflitti mondiali ed ogni paese ne reca una traccia. 
Tutto ci porta a dimenticare, a distrarci, a non impegnarci in riflessioni profonde su cosa siamo e da dove veniamo.
Se durante le vostre vacanze vi capita una lapide, una targa, un cippo alla memoria, fermatevi a leggerlo, restate un minuto in riflessione e siate curiosi, scoprirete storie bellissime di uomini che hanno sacrificato la loro vita per il senso del dovere, per sentirsi liberi, proprio come siete voi adesso.
Un minuto della Vostra vita crediamo se lo siano meritato.

Per Onorare e Ricordare.

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Ass. LI Btg. Bersaglieri AUC "Montelungo1943"
Buone Vacanze.


  
Fanti dell'83° gruppo fanteria, 21 aprile 1915 (altra citazione: Giugno 2015, si va alla guerra!)


14 agosto 1915, Cadore, Alpini Italiani

Vediamo se avete capito dove andiamo noi questa estate....
ciao.

lunedì 11 luglio 2016

Loreto, onori ai soldati Polacchi, fratelli d'armi.

In una giornata d'estate, di sole, caldissima, leggiamo Loreto e subito ci vengono in mente i fratelli Polacchi e la nostra auto devia quasi senza comando.
La ricerca è breve, il parcheggio fortunato, data la zona fortemente turistica, e siamo sulla lunga scalinata che dalla sommità del paese scende in basso, immersa nei pini con lo sfondo azzurro del mare.
Fa caldo, ma non lo sentiamo, il marmo bianco brucia gli occhi, ma è troppa la voglia di porgere gli onori a questi fratelli in armi, esuli per tutta l'Europa, combattenti coraggiosi, che diedero la fede a Dio, il cuore alla Polonia, il sangue all'Italia, come scrissero sulla lapide a quota 593 di Cassino che vide i soldati Polacchi uccisi a centinaia per la conquista di quella collina.
Nel silenzio comune a tutti cimiteri militari, croci bianche, qualche foto, dei ricordi, bandiere e lumini.
Ma tra le tante croci, due lapidi ci hanno fatto riflettere sulla condizione umana, due lapidi, di un soldato ebreo e di un soldato mussulmano, unite sulla stessa linea, sulla stessa terra, dallo stesso ideale e dallo stesso destino. Unite sotto la croce del cimitero, in gran parte cristiano, a testimoniare che non esiste un Dio che opprime, ma che Dio è libero e gli uomini che si riconoscono il lui, siano essi Cattolici, Ebrei, Mussulmani, combattono e muoiono per la loro libertà e per la libertà di poter credere ed onorare il proprio Dio e sentirsi liberi come coloro che non credono in nessun Dio.
La terra alla fine raccoglie le spoglie ed è unica per tutti, i simboli li lasciamo noi sopra per farlo capire, non per continuare ad odiarci.

Sudati, ma pieni di tanta verità nel cuore, salutiamo i fratelli Polacchi e torniamo a casa.