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mercoledì 8 marzo 2017

8 Marzo, un ricordo per le donne di Birkenau


Questa mattina ci ho pensato un po prima di postare questo scritto di Maria Pia Bernicchia, poi ho pensato che c'è un triste filo conduttore che lega questa data di ieri ad oggi, è la violenza sulle donne, vittime innocenti della follia umana.

Per questo, abbracciando idealmente tutte le donne e salutando in particolar modo le donne della nostra associazione, riporto quello che successe la notte dell'8 marzo a Birkenau.


"8 marzo 1944 a Birkenau
La liquidazione del campo per famiglie di Terezin.
E’ una ferita che mai si rimarginerà, sanguina solo a sfiorarla. Sono giorni che la portadellamemoria stenta ad aprirsi per raccontare questo indimenticabile massacro.
Vi porto al settore BIIb di Birkenau, nel campo per famiglie del ghetto di Terezin.
Erano arrivati a Birkenau da Terezin il giorno 8 settembre 1943. Erano 5006 persone: uomini, donne bambini. Avevano potuto tenere il loro bagaglio. Rimasero insieme, illusi fino alla fine... Rimasero sei mesi in quell’inferno.
Dei 5006 arrivati l’8 settembre 1943 ne erano morti circa 1140. A marzo 1944 i rimasti in vita erano oltre 3800...
Nel frattempo i nazisti inscenano un’altra delle loro perfide azioni. Per far credere al mondo e soprattutto alla Croce Rossa Internazionale che gli ebrei del Ghetto modello di Terezin erano vivi , fecero scrivere agli ebrei stessi delle cartoline da inviare a parenti ed amici, raccontando una falsa verità, dicendo che stanno bene, che tutto va bene... e datandole con una data retroattiva. Questo infame inganno passa alla storia con il nome suadente che gronda sangue di “Postkarten-Aktion” operazione cartoline...
E’ l’8 marzo, è sera, sono circa le 20. Arriva Thilo Heinz, arrivano SS con i cani, arrivano rinforzi. Si separano gli uomini dalle donne. I sani vengono mandati nel settore BIIa, si ordina una Lagersperre. Con la scusa di rendere la cosa più agibile si sollecitano le persone a lasciare il bagaglio pesante e si assicura che verrà caricato dopo, si fanno arrivare 12 camion coperti da teloni, si racconta ai detenuti che andranno alla stazione, vengono caricate 40 persone per volta, per illudere che si andrà alla stazione i camion girano non a sinistra che era la via diretta verso i crematori, ma girano a destra.... le persone intanto cominciano ad innervosirsi, verso le due di notte alcuni hanno capito e urlano, altri per sperare di infondere la calma intonano un canto. Le SS ordinano di tacere e minacciano di interrompere il trasporto e sparano anche alcuni colpi in aria.
Gli uomini vengono portati al Krematorium III le donne al Krematorium II... Gli spogliatoi nei crematori sono stati sistemati in modo tale che i detenuti in attesa hanno fino alla fine la speranza di andare in un campo di lavoro. Ma quando viene dato l’ordine di spogliarsi...
E ad un certo punto, improvvisamente, le donne già nude nella camera a gas, che aspetta di essere riempita, iniziano a cantare l' Aktivà, e poi l’inno nazionale ceco e poi un canto partigiano
E’ la liquidazione del campo BIIb, il campo per famiglie del Ghetto di Terezin
3791 i cadaveri all’alba
E poi solo nuvole di fumo a riempire il cielo grigio di Birkenau...
....

Sempre l’8 marzo la ditta DEGESCH emette una fattura di 1.050 RM per una fornitura di 210 Kg di gas Zyklon B intestata all’ufficio amministrativo del Lager di Auschwitz."

SCRITTO DA:
MARIA PIA BERNICCHIA 
BLOG: LA PORTA DELLA MEMORIA





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