Pagine

Collaborazioni

lunedì 17 febbraio 2014

La nuova casa della Sala della Memoria

La sala della Memoria, ha raggiunto la sua casa definitiva, Mignano Montelungo, nel museo Historicus di Caspoli (CE).
Dalla scorsa settimana è possibile di nuovo visitarla e con essa visitare il museo.
Per le persone che hanno iniziato a seguirci dopo lo scorso 8 Dicembre, quando abbiamo celebrato i 70 anni della battaglia di Montelungo, riproponiamo la storia di questa sala, l'idea, la costruzione e le tante persone che sono passate a visitarla.

L'idea:

L'idea della sala della memoria, nasce nell'Agosto del 2013, all'interno del bellissimo museo di Ortona, nel quale si trova una piccola camera dedicata ai caduti Tedeschi di quella battaglia.
Le sue enormi foto di soldati caduti, quel suo piccolo altare al centro con la bibbia, il raccoglimento che quella sala chiedeva ad ognuno che vi entrava ci ha colpito, come tutto il museo e nei giorni successivi ci ha dato lo spunto per creare un qualcosa che raccontasse la Winter Line, con le sue battaglie di Monte Camino, Montelungo e San Pietro Infine.
Iniziammo a seguire diverse tracce, diversi modelli; ognuno di noi contribuiva con un'idea e man mano abbiamo visto crescere il progetto.
Una sera rientrando in treno, seduto con il blocco in mano e la matita, come ogni viaggio di ritorno, ridisegnai nuovamente la sala, in fondo era un quasi un cubo, al cui interno doveva concentrarsi la vista dei fatti, ma era quel cubo bianco davanti al foglio che mancava di qualcosa, mancava della storia, mancava dei personaggi, quel cubo doveva avere un invito, doveva essere il centro di quello che noi volevamo raccontare, doveva essere il sacello di tutti i soldati caduti in quella battaglia, doveva contenere il tricolore e doveva far pensare a quei morti, anonimi per la storia, abituata a tessere le sue fila su maglie grandi, ma importanti per coloro che scendono nel particolare fino nel sentiero, nel bosco, nel fiume dove la storia è accaduta e gli uomini hanno perso i loro fratelli in armi, i figli, i padri.
Tutto questo continuava a girare per la testa a tutti noi, nella ricerca del giusto equilibrio della narrazione, dell'emozione, del ricordo e del pensiero.... perchè la sala doveva far pensare..
La versione definitiva, quindi, aveva una un piccolo ingresso, doveva nascondere alla vista del visitatore l'ingresso ufficiale, nella parete centrale, quella più corta, doveva avere il logo della manifestazione ed una frase di un Giornalista Cecoslovacco, che la scrisse la notte prima di essere impiccato dai Tedeschi, l'8 Settembre del 1943; questa frase doveva essere il terminale di un lungo drappo tricolore, su cui erano poste le 20 croci bianche dei caduti della IIa Comapgnia a Montelungo, sotto di essere, adagiate sul tricolore, centinaia di foto dei Bersaglieri in tutti i teatri di guerra a ricordo della storia di questo corpo militare.
Nei due lati lunghi; la storia della Winter Line con i racconti e le immagini della battaglia di Monte Camino, San Pietro Infine e Montelungo; raccontata tenendo presente l'uomo, le difficoltà affrontate ed il sacrificio a cui è stato chiamato. Un filo spinato ed alcuni paletti originali posti ai lati della sala, uniti a cimeli della battaglia avrebbero contribuito a creare un contatto fisico tra le parole e le immagini, ad associare i racconti delle sofferenze agli elmetti arrugginiti, alle cassette di armi ed a quel filo che dopo 70 anni ancora faceva male, oggetti che si animavano alla lettura dei racconti, con l'immaginazione di ogni persona.
Arrivati al piccolo ingresso, prima di entrare nel sacello, il viaggio del visitatore sarebbe giunto nella storia del LI° Battaglione Bersaglieri A.U.C.
Entrati, sull'intera parete di sinistra, il ruolino del Battaglione; tutti i loro nomi, il loro grado, la loro compagnia, le loro medaglie, i caduti ed i feriti della Campagna d'Italia.
Le croci che avevano accompagnato il visitatore adesso si aprivano, si confidavano e portavano il visitatore all'interno della loro storia.
Sulla destra, l'ingresso del sacello, con la poesia scritta sui caduti di Montelungo, ed una frase di Platone, che resta per gli uomini eterna.
All'interno, il luogo della tragedia; raccontato nella parte di fondo, posta al centro, con la cartina dettagliata del luogo dell'attacco con tutti i caduti di quel giorno, scritta da Furlani.
Ai lati, sotto il racconto delle ore di quella battaglia, ci sono loro, i caduti, posti in piedi, su 20 figure nere, senza volto, i cui unici caratteri di identificazione sono le mostrine rosse dei Bersaglieri, l'elmetto piumato e la loro mostrina.
Sono i venti soldati delle croci poste all'esterno, che in piedi accolgono il visitatore, ed onorano colui che in battaglia non solo perde la vita ma anche il nome.
Il 21° caduto della battaglia di Montelungo di cui non si conosce il nome.
La sua tomba con la sua croce è al centro della sala; al centro della scena, qualche oggetto posto sulla nuda terra e la bandiera di guerra tricolore del Regio Esercito, quella di allora.
La sala adesso era completa, nella nostra visione, su carta era bella, raccontava, emozionava e faceva pensare, era il migliore dono che potevamo fare per il 70° anniversario a coloro che hanno combattuto per la libertà dell'Italia, per la nostra libertà.
Dedicata a tutti coloro che non sono tornati a coloro che si sono spenti in un'Italia libera a coloro che sono ancora tra noi e che ci raccontano di quei Bersaglieri, i nostri eroi.

buona visione.

Il progetto:


















La sala della memoria:


















La nuova sede:



HISTORICUS 

è un'Associazione Culturale di Ricostruzione Storica, nasce nel gennaio del 2004 grazie ad alcuni appassionati di storia del XX secolo, con la finalità principale di favorire la conoscenza storica dei fatti che interessarono l'alto Casertano durante l'ultimo conflitto Mondiale attraverso l'organizzazione e la parteciapazione ad eventi rievocativi pubblici e privati.
Il principale strumento individuato dall'associazion,e per favorire la divulgazione e la conoscenza della storia, è la foto-ricostruzione, ovvero la diffusione di foto e commenti rievocativi attraverso la rete web e riviste specializzate di settore.
A tale scopo è stato inoltre istituito un piccolo museo di reperti originali, ritrovati proprio nei luoghi interessati dai combattimenti.
L'associazione è apolitica, apartitica, non ha finalità di lucro, e per nessun motivo può essere messa in correlazione con i movimenti politici che caratterizzarono il corso degli eventi nel ventesimo secolo.


DOVE SIAMO

Ci troviamo nel Comune di Mignano Monte Lungo nella frazione di Caspoli in via Martiri della Guerra (alcune mappe non ancora aggiornate riportano solo via Pietrocolle o via Risogimento, ma la località è talmente piccola che è impossibile perdersi).


WHO ARE WE?
Historicus is a cultural Association of historic reconstruction, born in January 2004 thanks to many keen on historic of xx century. The principal purpose is of encourage the historic knowledge of the events that interest the high Casertano during the last world war, troueh the organization and participation at public, private and recalling events.
The principal instrument individualized by Association for to encourage divulgation and knowledge is the photo-reconstruction, or the diffusion of photos and recalling comments trough the web and specific magazines of sector.
For such purpose is besides instituaded a little battle museum with original founds, recovered in the battle-fields.The Association is non-political, non party and donit has any sake of gain, besides the Association for nothing reason can be put in characterize the course of events during the twentieth century.

WHERE ARE WE?
We are in the commune of Mignano Monte Lungo, in the group of houses pf Caspoli, street Martiri della Guerra. (Many maps aren't up-to- date, and they quote only street Pietrocolle or Risorgimento, but the place is so small that is impossible to get lost)


Il museo Historicus celebrerà a breve l'inaugurazione della sala, seguiteci sul Blog o sul sito dell'associazione per conoscere le date della manifestazione.



Nessun commento:

Posta un commento