Qui combattè la Nembo, Filottrano, luglio 1944.
Le emozioni corrono veloci, mentre rivedo le foto di quelle colline arse dal sole, come in quel luglio. Vorrei raccontarvi il finale prima ancora di questo Battlefield Tour che mi ha portato, con amici vecchi e nuovi, sui luoghi di questa battaglia.
Il finale, mentre la macchina viaggia, il vento caldo entra dal finestrino ed io guardo il mare Adriatico è che non sono degno di tutto ciò. Tutto è stupendamente più grande di me, immenso, come i campi di girasoli; di fronte a tanto coraggio, a tanta fermezza, a tanta voglia di liberazione, di libertà, di "Italia", la mia condizione diventa misera, umile, spogliata da tutto.
Percepisco la grandezza di ragazzi diventati uomini, di fatiche immani, di dolori atroci, di perdite, di mutilazioni, di sangue, di morte ed ho solo le mie mani che si uniscono dietro le spalle ed il capo che si abbassa guardando in basso.
Onore a Voi, ragazzi della Nembo.
Tratto difeso dai Tedeschi, con postazioni MG e mortai.
Posizioni Tedesche, davanti la Nembo,
L'amico Giovanni Santarelli, guida preparatissima e uomo-museo della Battaglia di Filottrano
La grande quercia, crivellata di colpi
Da quelle creste in alto, scesero i ragazzi della Nembo, in un primo tentativo d'assalto
Paolo e l'amico Brugè, Bersaglieri di Loreto
Su quelle creste, le posizioni italiane, l'attacco, la risposta tedesca, i primi caduti
Posizione di partenza della Nembo, notare la distanza di Filottrano...
Altri caduti e dispersi lungo queste colline
Posto di comando Italiano, qui i generali decisero un nuovo attacco, sul fianco
Diagonale dell'attacco da destra a sinistra, verso Filottrano,
Lo scontro all'ospedale, come nel medioevo, conquistare il castello in pochi e poi difenderlo ad ogni costo.
Le forze Italiane impiegate.
La torre dove sventolò la bandiera tricolore, in segno di conquista e liberazione
L'elenco dei caduti
Le retrovie tedesche, i luoghi della ritirata verso nord
La chiesa gravemente lesionata dalla guerra
Il Museo della Battaglia di Filottrano (luogo da visitare...)
Con i segni delle schegge e del sangue
I VOLTI DEI RAGAZZI DELLA NEMBO
Eterno immenso Iddio,
che creasti gli infiniti spazi e ne
misurasti le misteriose profondità, guarda benigno a noi,
Paracadutisti
d’Italia,
che nell’adempimento del dovere,
balzando dai nostri apparecchi,
ci
lanciamo nella vastità dei cieli.
Manda l’Arcangelo S.Michele a nostro custode:
guida e proteggi l’ardimentoso volo.
Come nebbia al sole davanti a noi siano
dissipati i nostri nemici. Candida come la seta del paracadute sia sempre la
nostra fede
e indomito il coraggio.
La nostra giovane vita è tua o Signore!
Se
è scritto che cadiamo, sia!
Ma da ogni goccia del nostro sangue
sorgano
gagliardi figli e fratelli innumeri,
orgogliosi del nostro passato,
sempre
degni del nostro immancabile avvenire.
Benedici, o Signore, la nostra Patria,
le famiglie, i nostri cari!
per loro, nell’alba e nel tramonto,
sempre la
nostra vita!
E per noi, o Signore,
il tuo glorificante sorriso.
Così sia.
grazie.
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