I mercatini dell'antiquariato mi hanno sempre affascinato, ci passo le ore a guardare le tracce di quel nostro passato, le foto, i giornali, gli oggetti che hanno fatto parte della vita dei nostri nonni, dei nostri padri.
Ho sempre un occhio di riguardo per gli oggetti militari e quando li trovi e capisci il momento storico che hanno vissuto è sempre una bella scoperta, ti sembra di riportare alla vita una pagina di storia perduta in qualche scatola di cartone pesante, spesso con la stampa delle banane all'esterno, trasportata da una città all'altra e lasciata sotto il sole quando non c'è un grande ombrellone a coprirla.
E così, foto ingiallite di soldati Italiani con le loro belle divise, foto di ufficiali, di mezzi, di armi; cartoline dall'Eritrea e dalla Somalia, giacciono in terra, osservate distrattamente da chi cerca altri oggetti, forse più moderni.
Delle volte mi fermo qualche minuto ad osservare quelle foto di ufficiali e soldati, fieri, nelle loro divise, nella loro missione, nella loro amicizia... vorrei averle tutte, conservarle affinché la loro memoria non sia buttata in una scatola di cartone in quella maniera..
Siamo però in tanti ad avere le stesse emozioni e la stessa voglia di salvare dall'oblio tanta parte della nostra storia.. e di questo ne sono felice.
Qualche giorno fa ho avuto la conferma di un bellissimo dono; una bandiera del Regio Esercito, con tanto di corona ed oggi ricevo dalle mani del mio amico Stefano un piattino; un composto di stagno al 90% con l'aggiunta di rame, bismuto e antimonio, più semplicemente detto peltro...
L'ha trovato in un mercatino, solo, tra mille oggetti diversi, il simbolo ha destato subito il suo interesse e poi alla luce diretta del sole quei graffi posti lungo la sua circonferenza... 67° Legnano... e subito i ricordi tornano lì....
Ricordo ancora la sua telefonata, contento per averlo acquistato pensando a me, pensando a noi che conserviamo la loro memoria e con il desiderio di donarmelo alla prima occasione.
Il suo viaggio ora è terminato, ha resistito per tanto tempo, ma alla fine è giunto a casa e qui resterà con tutto l'affetto e la cura di chi ha come missione Onorare e Ricordare.
E' bello constatare che intorno a loro, intorno ai ragazzi del LI° e del 67° nascono tante amicizie, nascono idee, nascono associazioni ed anche se passeggiamo con i nostri cari tra i mercatini di qualche bella città dell'Italia, di domenica, siamo comunque uniti da un filo invisibile che i nostri eroi hanno dipanato 70 anni fa.
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