sabato 11 maggio 2019

Addio a Walter Nardini


Abbiamo appreso oggi la notizia della perdita di Walter Nardini, storico e autore del libro "Cassino fino all'ultimo uomo".
Walter Nardini, per tutti coloro che si sono avvicinati alla battaglia di Cassino per passione, per ricerca storica o solo perchè consigliati da altri che avevano letto il suo libro è stato il compagno fedele di tanti giorni passati sulle aspre colline che circondano il monastero.
Ognuno di noi, una volta aperto il libro e lette le prime pagine, ha iniziato un viaggio di emozioni, di sensazioni, di luci, colori, dolore e sofferenza che solo la sua scrittura sapeva donare. 
La guerra, attraverso le sue parole, si materializzava nella mente come un'immagine tridimensionale, nella quale i soldati diventavano uomini e poi tornavano soldati; entravano ed uscivano dalle scene lasciando nella mente l'odore della polvere da sparo e della morte. 
Walter Nardini partiva dagli scenari immensi di un campo di battaglia visti dall'alto e man mano scendeva fino nell'animo dell'ultimo fante accovacciato nella sua buca e tremante dal freddo. Il racconto di quanto accadde a Quota 593, che personalmente ho letto infinite volte, ti accompagna sulla collina e ne senti i sassi, le schegge, le urla, la fatica ed il dolore. Sei partecipe di un momento che la nazione Polacca sentirà suo per sempre e ne riesci a sentire la gloria per i vincitori e per i vinti. 
I vinti, l'ultimo grande insegnamento di Walter Nardini...

"Langosz si tolse l'elmetto perchè faceva molto caldo e, in lontananza, lungo i declivi delle colline, vide una grande distesa di papaveri. Chiuse per un momento gli occhi e rivide le scene di morte e distruzione vissute pochi istanti prima. Li riaprì e rivide la vita. Capì allora che vivere era la sola cosa che desiderava al mondo. Lasciò cadere l'elmetto a terra, poi anche il fucile gli scivolò dalle mani. Da solo non poteva fare più niente, ma forse poteva tentare di continuare a vivere."

(Ultime righe del libro di Walter Nadini)

Adesso lasciaci piangere la tua mancanza, proprio nel mese dei papaveri rossi, poi torneremo a leggere il tuo libro ancora una volta, dall'inzio alla fine e sarai di nuovo con noi. Sarai per sempre su quelle valli coperte dalla nebbia del mattino, dove su una delle sommità più alte si erge un monastero bianco.

Ciao Walter, 



Ass. LI Btg. Bersaglieri AUC "Montelungo 1943"


Post di Luigi Settimi