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sabato 29 luglio 2017
Un libro per l'estate, una storia bellissima
In un raro pomeriggio libero mi sono praticamente perso tra i libri della libreria Borri Books alla stazione termini, quella di fronte alla biglietteria.
Vado spesso in quella libreria e chiaramente al reparto dedicato alla Storia, molto fornito e con tante novità.
Tra queste, una mi ha colpito particolarmente e sarà il mio libro delle vacanze.
Ma dato che siete in molti a seguirci su questo Blog, (vi ringrazio a nome di tutta l'associazione), ho pensato di condividere questa storia e questo libro con Voi.
Un messaggio particolare va ai miei nuovi amici dell'Ass. Linea Gotica Pistoiese Onlus, dato che la storia di cui si parla in questo libro è accaduta appunto sulla Gotica.
Una piccola storia, che per noi diventa grande, grandissima e ci riempie il cuore, perchè questo tipo di ricerca, di racconto, di passione e di memoria l'abbiamo fatta nostra, scorre nel nostro sangue e ne sentiamo il profumo, come orsi in cerca di miele, anche in una foresta di libri.
Titolo del libro:
IL SUONATORE MATTO
La vera storia di David Kirkpatrick, il sodato che si paracadutò in kilt e con la sua cornamusa salvò un intero paese.
Toscana, primi di marzo del 1945. Lo scozzese David Kirkpatrick, piper del 2° High Light Infantry, si annoia a pelar patate dietro le linee. Carattere bizzarro e burrascoso, non si contano le volte in cui è stato punito per gli insulti ai superiori, insubordinazione e sbornie.
Un giorno, da oltre la linea Gotica, arriva un messaggio che cambia per sempre la sua vita e il destino di tantissime persone.
Il 2° SAS, le truppe scelte di sua Maestà, chiede l'invio di un suonatore di cornamusa per una missione segreta contro un importantissimo obiettivo nemico. Kirkpatrick si offre volontario e si paracaduta sull'Appennino reggiano indossando il suo kilt. Da allora, per tutti, sarà "the mad piper", il suonatore matto. Come per magia, la musica della sua cornamusa contribuisce ad evitare la terribile rappresaglia nazista contro i civili di Albinea, un paese alle porte di Reggio Emilia. Ma per sessantacinque lunghi anni, lui non saprà di essere diventato un eroe e soffrirà tremendamente per gli incubi provocati da quella notte.
Fino a che, in un giorno dell'estate del 2010, una lettera dall'Italia trasforma gli ultimi anni della sua vita in una bellissima favola.
Una favola di pace, musica e amicizia nata nel buio della guerra.
Questa è la sua storia.
Come Associazione LI° Btg. Bersaglieri AUC "Montelungo 1943" ringraziamo lo scrittore di questo libro.
Matteo Incerti,
giornalista, scrittore, addetto stampa del gruppo parlamentare del Movimento Cinque Stelle al Senato della Repubblica.
Concludiamo la presentazione di questo libro con la dedica presente nella quarta di copertina che mi commuove ogni volta la leggo:
"Quando in concerto suoniamo la sua canzone, volgo al cielo un saluto. E' per David. In quel momento sento il suono della sua cornamusa che si intona con i nostri strumenti e ci dà la carica per andare all'attacco, con armi che fortunatamente non servono a uccidere ma a unire e far stare bene le persone. Le armi della musica. Questa è la sua storia."
Massimo Ghiacci
Modena City Ramblers
Stampato nel 2017
Produttore Imprimatur
Distribuito da Rizzoli Libri
Foto tratta da: Gazzetta di Reggio.it
sabato 22 luglio 2017
La nostra pausa estiva.... un saluto a tutti.
"Quando ero bambino, mi dicevano che la guerra lascia un marchio, sugli uomini.
Anch'io mi porto addosso questo marchio?
Questi anni di sangue e di rovina mi hanno spogliato di ogni umanità?
di ogni fede?
Non di ogni fede. Credo nella forza di una bomba a mano, nella potenza dell'artiglieria, nella precisione di un Garand. Credo nella necessità di colpire prima di essere colpiti; e credo che non ci sia niente di nobile nell'aspetto di un uomo morto.
Ma credo anche in uomini come Brandon* e Novak* e Swope* e Kerrigan*; come tutti gli uomini che hanno tenuto testa al nemico, accettando le batoste senza batter ciglio e le vittorie senza menar vanto. Gli uomini che sono andati all'inferno e di nuovo farebbero la strada di andata e ritorno per salvare ciò che il loro paese ritiene giusto e onesto.
Il mio paese. L'America. E' così. Abbiamo tanto pensato alla morte che ci siamo scordati della vita.
Ed ora, di colpo, la vita è di fronte a noi. Giuro a me stesso che la guarderò in faccia, la vita, che mi saprò misurare con lei. Può darsi che io porti il marcio della guerra, ma non mi lascerò sconfiggere dalla guerra.
A poco a poco tutto diventa più chiaro. Ritornerò. Troverò il tipo di ragazza che sognavo una volta. Imparerò a guardare la vita senza cinismo, ad aver fede, a conoscere l'amore. Imparerò a lavorare in pace come in guerra. E alla fine, si alla fine, come innumerevoli altri, anch'io impererò di nuovo a vivere."
Brano finale tratto dal libro di Audie Murphy "all'inferno e ritorno"
Murphy combattè in Africa, Italia, Francia e Germania e fu il soldato più decorato della Seconda Guerra mondiale.
* soldati e sottufficiali della compagnia di Murphy, alcuni non sono tornati a casa.
Questa foto l'abbiamo trovata in alcuni archivi, è una foto diversa di questo eroe americano; se andate alla ricerca di Eddie Murphy sul web lo trovate con tutte le medaglie, in pose serie.
Ma in questa foto sorridente, scattata quando ancora era in Germania dopo la resa, lui è senza medaglie, con il volto ripulito dal fango e dalla stanchezza.
Ci è sembrata la più bella immagine di chi voleva di nuovo imparare a vivere, ma anche un messaggio per tutti noi (non solo quelli che hanno letto il suo libro), ci sembra volerci dire, a distanza di 73 anni: "conservate la libertà, godetevela, imparate a vivere la vita e non dimenticate di onorarci e ricordarci."
L'associazione LI Btg Bersaglieri AUC "Montelungo 1943" augura a tutti i soci e lettori del Blog di trascorrere nel migliore dei modi questo periodo di vacanze.
Anche noi ci prendiamo un periodo di riposo, ma ovunque saremo; al mare, in montagna, in collina; avremo sempre un occhio di riguardo per tutti i monumenti, piccoli e grandi, che troveremo lungo il cammino e dedicati alla memoria di coloro che sono caduti combattendo con desiderio le guerre di liberazione o accettando, perchè chiamati alle armi, guerre sbagliate.
Ci fermeremo, osserveremo in silenzio, pregheremo se abbiamo fede, o leggeremo questa frase di oggi, perchè abbiamo raccolto il messaggio di coloro che ci hanno donato una vita da vivere come uomini liberi.
Blogger
Anch'io mi porto addosso questo marchio?
Questi anni di sangue e di rovina mi hanno spogliato di ogni umanità?
di ogni fede?
Non di ogni fede. Credo nella forza di una bomba a mano, nella potenza dell'artiglieria, nella precisione di un Garand. Credo nella necessità di colpire prima di essere colpiti; e credo che non ci sia niente di nobile nell'aspetto di un uomo morto.
Ma credo anche in uomini come Brandon* e Novak* e Swope* e Kerrigan*; come tutti gli uomini che hanno tenuto testa al nemico, accettando le batoste senza batter ciglio e le vittorie senza menar vanto. Gli uomini che sono andati all'inferno e di nuovo farebbero la strada di andata e ritorno per salvare ciò che il loro paese ritiene giusto e onesto.
Il mio paese. L'America. E' così. Abbiamo tanto pensato alla morte che ci siamo scordati della vita.
Ed ora, di colpo, la vita è di fronte a noi. Giuro a me stesso che la guarderò in faccia, la vita, che mi saprò misurare con lei. Può darsi che io porti il marcio della guerra, ma non mi lascerò sconfiggere dalla guerra.
A poco a poco tutto diventa più chiaro. Ritornerò. Troverò il tipo di ragazza che sognavo una volta. Imparerò a guardare la vita senza cinismo, ad aver fede, a conoscere l'amore. Imparerò a lavorare in pace come in guerra. E alla fine, si alla fine, come innumerevoli altri, anch'io impererò di nuovo a vivere."
Brano finale tratto dal libro di Audie Murphy "all'inferno e ritorno"
Murphy combattè in Africa, Italia, Francia e Germania e fu il soldato più decorato della Seconda Guerra mondiale.
* soldati e sottufficiali della compagnia di Murphy, alcuni non sono tornati a casa.
Questa foto l'abbiamo trovata in alcuni archivi, è una foto diversa di questo eroe americano; se andate alla ricerca di Eddie Murphy sul web lo trovate con tutte le medaglie, in pose serie.
Ma in questa foto sorridente, scattata quando ancora era in Germania dopo la resa, lui è senza medaglie, con il volto ripulito dal fango e dalla stanchezza.
Ci è sembrata la più bella immagine di chi voleva di nuovo imparare a vivere, ma anche un messaggio per tutti noi (non solo quelli che hanno letto il suo libro), ci sembra volerci dire, a distanza di 73 anni: "conservate la libertà, godetevela, imparate a vivere la vita e non dimenticate di onorarci e ricordarci."
blogger
L'associazione LI Btg Bersaglieri AUC "Montelungo 1943" augura a tutti i soci e lettori del Blog di trascorrere nel migliore dei modi questo periodo di vacanze.
Anche noi ci prendiamo un periodo di riposo, ma ovunque saremo; al mare, in montagna, in collina; avremo sempre un occhio di riguardo per tutti i monumenti, piccoli e grandi, che troveremo lungo il cammino e dedicati alla memoria di coloro che sono caduti combattendo con desiderio le guerre di liberazione o accettando, perchè chiamati alle armi, guerre sbagliate.
Ci fermeremo, osserveremo in silenzio, pregheremo se abbiamo fede, o leggeremo questa frase di oggi, perchè abbiamo raccolto il messaggio di coloro che ci hanno donato una vita da vivere come uomini liberi.
Blogger
venerdì 21 luglio 2017
Un saluto ai nuovi amici della 34th Red Bull / A greeting to the new 34th Red Bull friends
Dalla collaborazione in atto tra alcuni nostri soci e l'associazione Linea Gotica Pistoiese Onlus è nato un contatto con l'associazione dei veterani della 34th Red Bull negli Stati Uniti.
Salutiamo tutti gli amici dell'associazione e ricordiamo il contributo che i ragazzi della 34th Red Bull hanno dato per la liberazione del nostro paese.
Salutiamo tutti gli amici dell'associazione e ricordiamo il contributo che i ragazzi della 34th Red Bull hanno dato per la liberazione del nostro paese.
Noi non dimentichiamo, We will not forget!
Ass. LI Btg. Bersaglieri AUC "Montelungo 1943"
Ass. Linea Gotica Pistoiese Onlus
lunedì 17 luglio 2017
Il Bersagliere del LI°, Giorgio Carducci, di Roma, ci ha lasciati sabato scorso ed in queste ore si svolgono i suoi funerali.
Postiamo un ricordo di Giorgio del nostro Presidente.
Giorgio era una persona piena di una forza vitale contagiosa, sapeva trasmettere entusiasmo e determinazione, era positivo. Ogni volta che lo sentivo telefonicamente ero certo di ricevere domande tipo "Farinosi, cosa faremo? Quando? Lo sa che io sono sempre disponibile, vero?" Sempre una voce squillante, energica, che ti fa cullare nell'illusione che una persona così ha ancora tanto da vivere, il tempo dei commiati sarà molto più in là. Poi ti arriva la telefonata e vedendo il nome del chiamante rispondi con il consueto buonumore presumendo il solito lieto scambio di saluti, invece vi è la voce rotta dal dolore della figlia Tiziana. Questa è la vita e ce ne facciamo una ragione, così aggiungerò alla voce "bei ricordi" anche te, Giorgio, che fosti per anni un pilastro dell'Associazione, in cui ti adoperasti anche come Segretario. Te ne vai fra gli ultimi, con te scompare l'ultimo testimone di quei fatti cui l'età avanzata non aveva piegato la lucidità e la memoria, tantomeno la capacità di espressione. Questo accentua il senso di solitudine che ci trasmette la tua scomparsa, e fra i ricordi che ho tirato fuori dal mio archivio ho voluto condividere questi. Quattro foto, una di te commosso all'ingresso della Sala della Memoria, dicembre 2013, Cassino, Hotel Rocca. La seconda del tuo fraterno amico Sergio Corvino, che non mancavi mai di nominare se si parlava di quei fatti, caduto a Montelungo. La terza e la quarta il rarissimo tesserino di riconoscimento del Primo Raggruppamento Motorizzato che vidi e toccai per la prima volta grazie a te, conservato come una reliquia. Con tanta fiducia mi concedesti di portarlo con me per farne una scansione, io te lo plasticai per preservarlo al meglio nel futuro prima di restituirtelo.
Arrivederci, Giorgio.
A nome dell'Associazione, esprimo le mie più sentite condoglianze a tutta la famiglia. Un abbraccio.
Paolo Farinosi
Postiamo un ricordo di Giorgio del nostro Presidente.
Giorgio era una persona piena di una forza vitale contagiosa, sapeva trasmettere entusiasmo e determinazione, era positivo. Ogni volta che lo sentivo telefonicamente ero certo di ricevere domande tipo "Farinosi, cosa faremo? Quando? Lo sa che io sono sempre disponibile, vero?" Sempre una voce squillante, energica, che ti fa cullare nell'illusione che una persona così ha ancora tanto da vivere, il tempo dei commiati sarà molto più in là. Poi ti arriva la telefonata e vedendo il nome del chiamante rispondi con il consueto buonumore presumendo il solito lieto scambio di saluti, invece vi è la voce rotta dal dolore della figlia Tiziana. Questa è la vita e ce ne facciamo una ragione, così aggiungerò alla voce "bei ricordi" anche te, Giorgio, che fosti per anni un pilastro dell'Associazione, in cui ti adoperasti anche come Segretario. Te ne vai fra gli ultimi, con te scompare l'ultimo testimone di quei fatti cui l'età avanzata non aveva piegato la lucidità e la memoria, tantomeno la capacità di espressione. Questo accentua il senso di solitudine che ci trasmette la tua scomparsa, e fra i ricordi che ho tirato fuori dal mio archivio ho voluto condividere questi. Quattro foto, una di te commosso all'ingresso della Sala della Memoria, dicembre 2013, Cassino, Hotel Rocca. La seconda del tuo fraterno amico Sergio Corvino, che non mancavi mai di nominare se si parlava di quei fatti, caduto a Montelungo. La terza e la quarta il rarissimo tesserino di riconoscimento del Primo Raggruppamento Motorizzato che vidi e toccai per la prima volta grazie a te, conservato come una reliquia. Con tanta fiducia mi concedesti di portarlo con me per farne una scansione, io te lo plasticai per preservarlo al meglio nel futuro prima di restituirtelo.
Arrivederci, Giorgio.
A nome dell'Associazione, esprimo le mie più sentite condoglianze a tutta la famiglia. Un abbraccio.
Paolo Farinosi
Un bersagliere
insanguinato e stanco,
Ma baldo ancor, scendea da Monte Croce,
E giunto in mezzo a noi, con fiera voce
Gridò: — Un dottore!.. ci ho ’na palla al fianco.
Un dottor lo frugò: si fece bianco,
Strinse i denti in superbo atto feroce,
E quando vide in terra il piombo atroce,
— Grazie! — esclamò rasserenato e franco.
— Ed or — gli disse ’l medico — cammina;
L’ambulanza è là sotto. — Ed egli: — È pazzo?
Vado a freddarne ancora una dozzina. —
E presa l’arma, pallido, ma forte,
A passi vacillanti, il buon ragazzo,
Ridendo, risalì verso la morte.
Ma baldo ancor, scendea da Monte Croce,
E giunto in mezzo a noi, con fiera voce
Gridò: — Un dottore!.. ci ho ’na palla al fianco.
Un dottor lo frugò: si fece bianco,
Strinse i denti in superbo atto feroce,
E quando vide in terra il piombo atroce,
— Grazie! — esclamò rasserenato e franco.
— Ed or — gli disse ’l medico — cammina;
L’ambulanza è là sotto. — Ed egli: — È pazzo?
Vado a freddarne ancora una dozzina. —
E presa l’arma, pallido, ma forte,
A passi vacillanti, il buon ragazzo,
Ridendo, risalì verso la morte.
Edmondo De Amicis - Poesie (1882) - Il Bersagliere.
sabato 15 luglio 2017
Thank you Melanie
Quando ti abbiamo ascoltato la prima volta, durante il Memorial Day al Sicily-Rome American Cemetery di Nettuno, ci hanno colpito le tue parole, quel tuo invito a:
"partecipare e sostenerci nella missione di mantenere viva le memoria degli uomini e delle donne che hanno pagato con la vita la nostra liberta".
Parole che amiamo sentire e che ci riempiono il cuore, perchè condivise, perchè facenti parte della nostra missione di ogni giorno.
Per questo volevamo condividere con Te i luoghi a noi cari come Tu hai voluto condividere i tuoi con noi invitandoci a Nettuno.
E questo è accaduto ieri, grazie anche a Veronica, che non finiremo mai di ringraziare, il sindaco di San Pietro Infine, che ha concesso l'apertura del museo e la presenza di due guide e l'associazione Historicus di Caspoli, con la quale il Cinquantunesimo ha ormai una collaborazione che si può dire fraterna.
Ti aspettiamo il prossimo inverno per un ulteriore visita e per conoscere nel dettaglio quanto avvenne sulla Winter Line.
Di seguito le foto della giornata trascorsa con il nuovo direttore del Sicily-Rome American Cemetery di Nettuno. Luogo che invitiamo tutti ad andare a visitare ricordando le parole citate in precedenza.
Un ringraziamento finale a Lorenzo Hernan, nuovo socio del Cinquantunesimo, per le sue foto sempre bellissime.
Sicily-Rome American Cemetery
Ass. LI Btg Bersaglieri AUC "Montelungo 1943"
Museo Historicus di Caspoli
Comune di San Pietro Infine
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