La battaglia di Cherbourg (in
inglese Battle of Cherbourg, in tedesco Schlacht um Cherbourg, in francese
Bataille de Cherbourg) fu la battaglia avvenuta tra il 22 giugno ed 1º luglio
1944 tra le forze americane e tedesche durante la seconda guerra mondiale. La
battaglia si svolse durante la battaglia di Normandia ed ebbe inizio due
settimane dopo lo sbarco Alleato del 6 giugno. La città di Cherbourg venne
isolata e successivamente occupata ma il suo porto, ritenuto strategicamente
fondamentale dagli Alleati, venne reso inservibile dai tedeschi e solo dopo tre
mesi poté essere utilizzato per lo sbarco dei materiali.
Preparando il piano per
l'invasione della Francia, i pianificatori Alleati considerarono che sarebbe
stato necessario occupare un porto dalle acque profonde, per permettere ai
rinforzi di arrivare direttamente dagli Stati Uniti. Con un porto del genere,
inoltre, l'equipaggiamento imballato sarebbe dovuto prima essere scaricato in
un porto della Gran Bretagna, quindi disimballato e reso impermeabile per
essere infine trasportato in Francia da alcune navi da sbarco. Cherbourg, alla
fine della penisola del Cotentin, rappresentava il maggiore porto vicino alle
future spiagge di sbarco.
All'inizio i pianificatori
Alleati decisero di non far atterrare le truppe direttamente sulla penisola del
Cotentin, in quanto questo settore e le zone degli sbarchi principali sarebbero
stati separati separati dalla valle del Douve, fiume che i tedeschi avevano
allagato aprendo le chiuse per impedire eventuali atterraggi nemici. Quando nel
gennaio 1944 il generale britannico Bernard Law Montgomery fu nominato
comandante delle forze di terra per l'invasione, decise di reintegrare gli
atterraggi nella penisola del Cotentin sia per allargare il fronte ed impedire
alle truppe di rimanere sigillate in una stretta striscia di terra e sia per
garantire una più rapida cattura di Cherbourg.
Il 18 giugno 1944, la 9ª
Divisione di Fanteria raggiunse la costa occidentale della penisola. Nel giro
di ventiquattr'ore, la 4ª, la 9ª e la 79ª Divisione di Fanteria stavano già
avanzando verso nord in un largo, compatto fronte. Sul fronte occidentale, non
ci fu quasi nessun opposizione da parte dei tedeschi; sul fronte orientale,
l'esausta difesa di Montebourg collassò. Gli Alleati ritrovarono diversi grandi
depositi di missili V-1 e un'installazione di lancio dei più recenti V-2 a
Brix.
Nel giro di due giorni, le
divisioni americane erano a portata di tiro di Cherbourg. Il comandante della
guarnigione tedesca, il Tenente Generale Karl-Wilhelm von Schlieben aveva a sua
disposizione 21 000 uomini dei quali molti erano marinai frettolosamente
arruolati oppure addirittura unità di lavoro. Le truppe che si erano ritirate
fino a Cherbourg (fra le quali la 709ª Divisione di Fanteria tedesca, comandata
dallo stesso von Schlieben) erano stanche e disorganizzate. C'era inoltre una
penuria di cibo, armi, munizioni e carburante. La Luftwaffe provvide a
paracadutare una piccola quantità di rifornimenti che si rivelarono costituiti
quasi esclusivamente da oggetti inutili, come medaglie (Croci di Ferro, ad
esempio), che sarebbero dovuti servire ad alzare il morale delle truppe.
Nonostante tutto ciò, von Schlieben rifiutò l'offerta di resa ed iniziò a sabotare
il porto – almeno gli alleati non lo avrebbero potuto sfruttare finché non fossero
riusciti a bonificarlo.
Collins lanciò un assalto
generale il 22 giugno. La resistenza tedesca fu dura all'inizio, ma gli
americani riuscirono a conquistare progressivamente i bunker e le casematte di
cemento occupate dai tedeschi. Il 26 giugno, la 79ª Divisione riuscì a
conquistare Fort du Roule, che dominava la città e le sue difese; questo pose
fine ad ogni possibile tentativo di difesa organizzata da parte dei tedeschi:
von Schlieben stesso fu catturato e le difese del porto e dell'arsenale furono
costrette ad arrendersi in pochi giorni, dopo una resistenza puramente
simbolica. Le ultime sacche di resistenza tedesche furono definitivamente
conquistate il 1º luglio.
I tedeschi avevano così
gravemente ostruito e minato il porto di Cherbourg che Hitler stesso premiò con
Croce di Cavaliere della Croce di Ferro l'Ammiraglio Walter Hennecke il giorno
seguente alla sua resa per "un'impresa senza precedenti negli annali della
difesa costiera"[2]. Il porto non fu in grado di sostenere nemmeno un
traffico limitato fino a metà agosto; le prime navi in grado di accedere
arrivarono invece alla fine luglio. Nonostante ciò, i tedeschi avevano subito
una pesante sconfitta causata della rapida costituzione del fianco occidentale
del fronte Alleato e dei rigidi ordini di Hitler
Il comandante della 7ª armata
tedesca, il generale Friedrich Dollmann, si suicidò il 29 giugno, a seguito
della richiesta di corte marziale da parte di Hitler dopo la caduta di
Cherbourg, ed il comando dell'armata fu assunto dal comandante del II.
SS-Panzerkorps, l'Oberstgruppenführer Paul Hausser.
Fonte dati Wikipedia
Foto di inizio guerra, ufficiali Inglesi in ritirata dalla Francia, fatti prigionieri in attesa a Cherburg accanto al Gen. Rommel
Postazione mitragliatrice ad un incrocio, molto rilassata.
Truppe americane avanzano verso Cherburg
Foto costruita ad arte dal reporter
Truppe Usa entrano a Cherburg
Manifesti della propaganda nazista
I primi tedeschi si arrendono, scendendo dal forte verso valle.
Lungo il molo di Cherburg
L'attesa della liberazione, stupendamente immortalata dal reporter
Il porto di Cherburg
La distruzione del porto
Il porto prima della guerra.
Le batterie costiere a difesa del Porto
Il forte di Cherburg
La resa
Festa! Cherburg è liberata
Quante bambine, divenute un giorno donne e mamme ricorderanno ai figli momenti simili a questi, la mia lo fece..
Il cibo iniziava a girare di nuovo, targato US
Prossime lettere d'amore dal fronte.
Più che il valore, il gesto.
Tutto è finito, ma la vita è salva per questo soldato che si è arreso.
Cherburg oggi
Il museo della liberazione a Cherburg, dentro il forte.
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