mercoledì 8 febbraio 2017

Piloti di Lockheed P-38 Lightning parte 1

I post che seguiranno questa anteprima vi racconteranno di alcuni piloti di P-38 Lightning.
Tante piccole e grandi storie di piloti, di eroi che sono tornati ed altri che hanno visto l'ultima alba nei cieli del Pacifico o in quelli dell'Europa. Storie di uomini, diffuse sul web attraverso associazioni di veterani, musei storici, archivi fotografici.
Tenteremo di raccoglierle, nel maggior numero possibile.
Un viaggio attraverso il sole, la sabbia, il rumore delle eliche, l'odore dell'olio bruciato, ed il coraggio, tanto, che uomini liberi tirarono fuori per non diventare schiavi e che non dobbiamo mai dimenticare.
Ma prima di partire, un piccolo viaggio su quel mezzo che fu l'arma di combattimento per i piloti alleati.


Il Lockheed P-38 Lightning

Il caccia P38 Lockheed Lightning fu uno degli aerei più discussi della seconda guerra mondiale, poiché i piloti che lo usarono furono divisi nettamente in due campi opposti : chi lo apprezzava senza alcuna riserva e chi, invece, aveva un mucchio di appunti da fargli. Fu costruito in numero inferiore al Republic P 47 Thunderbolt e al North American P 51 Mustang, eppure fu impiegato in più teatri di operazioni e si dimostrò più versatile.

 Il P 38 fu progettato nel 1937 da una squadra d’ingenieri sotto la direzione di H. L. Hibbard su una richiesta dell’ USAAC per un caccia-intercettatore d’alta quota. Siccome non era disponibile alcun motore singolo che erogasse la potenza prevista, la Lockheed optò per un tipo bimotore che in quel tempo era in voga tra i progettatori europei per aerei monoposto da combattimento.

Il risultato fu un aereo di pesante struttura, ma nonostante ciò e la linea insolita l’ USAAC ordinò nel giugno 1937 un prototipo XP 38. La costruzione del prototipo iniziò un mese dopo e il primo volo di prova si svolse nel gennaio 1939. Il comportamento dell’XP 38, che era potenziato da due motori V 1710-11/15 con cilindri in linea sviluppanti 960 HP, fu giudicato buono e i comandi militari ordinarono la costruzione di 13 apparecchi preserie YP 38, nonostante il prototipo XP 38 fosse andato distrutto e si fossero verificati inconvenienti ai piani di coda. Gli YP 38 erano potenziati da motori Allison V 1710-27/29 eroganti 1150 HP l’uno ed avevano un armamento composto di un cannone Olds-mobile da 37 mm, due mitragliatrici Browning  da 0,50 pollici (12,7 mm) e due mitragliatrici Colt da 0,30 pollici (7,62 mm).

Il primo di questi aerei volò nel settembre 1940 e fu consegnato all’ USAAC nel marzo dell’anno seguente ; l’ultimo usci dalla fabbrica nel giugno 1941. Furono costruiti solo 30 Lockheed P 38, poiché gli altri 66, che costituivano il primo lotto, furono prodotti come P 38 D, cioè i primi modelli da combattimento.

Nell’ottobre 1941 il P 38 D fu sostituito nella produzione dal P 38 E. Quest’ultimo era distinguibile esternamente dal suo predecessore soltanto per il cannoncino Hispano da 20 mm che sostituiva il pezzo da 37 mm montato su tutti i modelli P 38, ad eccezione dei primi, che avevano il cannoncino Madsen da 23 mm. In tutto furono costruiti 210 esemplari dal tipo P 38 E. I primi furono consegnati nel marzo 1942, ma 99 di questi furono sottoposti a modifiche e diventarono modelli F 4 da ricognizione con l’attrezzatura fotografica in sostituzione dell’armamento di prua.

Il Lightning (fulmine), come fu chiamato dopo la produzione della serie D, fu ordinato dalla Gran Bretagna, ma questo ordinativo fu cancellato dopo la prova dei primi due apparecchi. Le prestazioni, senza i supercompressori, che non potevano essere esportati, non risposero ai requisiti richiesti dagli inglesi.

Le carcasse costruite dietro ordinativo inglese furono acquistate dall’USAAF e furono completate come P 38 F, dotati di motori Allison V 1710-49/53 con una potenza di 1325 HP, II P 38 F per l’USAAF aveva rimpiazzato la serie E, che era in produzione nella prima metà del 1942, ed aveva rastrelliere sotto la sezione centrale della fusoliera per l’alloggiamento di due bombe da 1000 libbre (453 kg), due siluri da 22 pollici (560 mm circa) o serbatoi sganciabili.

Sul P 38 F furono pure adottati degli ipersostentatori da combattimento che miglioravano la maneggevolezza, specialmente nelle virate. Dei 527 Lockheed P 38 F costruiti, 20 furono convertiti in apparecchi da ricognizione F 4 A, sostituendo le armi di bordo con apparecchiature fotografiche. Il P 38 F fu il primo modello ad entrare in azione in guerra nell’agosto 1942, ma la prima volta che il tipo fu impiegato in numero notevole fu durante lo sbarco alleato nell’ Africa settentrionale francese nel novembre 1942.

Il P 38 G, che differiva dal P 38 F per i motori, due V 1710-51/55 e per alcune modifiche di equipaggiamento, sostituì nel giugno 1942 il P 38 F. Ne furono costruiti 1082 esemplari prima che la produzione cessasse nel marzo 1943. Furono dei Lightning del modello G i protagonisti della più celebre azione di guerra in cui questo aereo fu impiegato. Partiti dalla base di Henderson a Guadalcanal, i P 38 G intercettarono e abbatterono un aereo da trasporto militare su cui si trovava il comandante in capo della Marina giapponese, ammiraglio Yamamoto. L’operazione si svolse a più di 800 km dalla base.

Come per gli altri modelli P 38, anche la serie G ebbe i suoi ricognitori fotografici : l’ F 5 A e l’ F 5 B, quest’ultimo con raffreddatori intercomunicanti per l’aria surcompressa.

Il primo dei 601 P 38 H entrò in servizio nel maggio 1943. Il modello era potenziato da due motori V 1710-89/91 di 1425 HP e poteva trasportare un carico massimo di 1600 libbre (726 kg) in ciascuno dei due magazzini situati nei sostegni sotto le ali. Quando, al posto del carico offensivo furono sistemati dei serbatoi supplementari, l’ autonomia del Lightning superò i 1368 km di cui già godevano i P 38 G. L’ F 5 C, di cui ne furono costruiti 128, fu il modello da ricognizione del P 38 H.

Nell’agosto 1943 apparve il P 38 J e per la prima volta fu alterata la linea esterna del Lightning ; il P 38 J presentava infatti radiatori sotto ciascun motore. Migliorando il raffreddamento, i motori furono in grado  di sviluppare tutto il loro potenziale, portando la velocità del velivolo a quasi 420 miglia/h (676 km/h). Dei 2970 P 38 J che furono costruiti, diverse centinaia furono convertite in F 5 E e F 5 F, apparecchi da ricognizione fotografica che furono impiegati prima che apparissero, nel giugno 1944, i P 38 L.

Il P 38 L fu il più numeroso dei modelli P 38 : ne furono costruiti 3923. Fu dotato di motori V 1710-111/113 che erogavano una potenza di 1600 HP ciascuno e fu il primo modello di questo tipo armato con cinque razzi da 5 pollici (127 mm) agganciati a grappolo sotto ciascuna ala. Anche in questo caso diverse centinaia di apparecchi vennero convertiti in modelli da ricognizione fotografica F 5 E,  F 5 F ed F 5 G. L’ultimo modello di Lockheed P 38 ad entrare in servizio, negli ultimi stadi della guerra contro il Giappone, fu il P 38 M, che non era altro che una variante del P 38 L, ed era un caccia notturno biposto.

Il capitano Richard Bong, il più grande asso dell’Aviazione americana nella seconda guerra mondiale con 40 aerei nemici abbattuti al suo attivo, ebbe nelle sue mani soltanto Lightning e ciò è la prova migliore dell’eccellenza del mezzo. Eppure, per tutto il corso della guerra le opinioni sul rendimento di questo aereo rimasero equamente divise ed ancora adesso continuano le divergenze tra gli esperti e gli storici dell’aviazione da guerra.

Lockheed P 38 Lightning



Si tratta del velivolo G della 428° Squadriglia caccia (codice 7 Y) del 474° Gruppo caccia della 9° US Army Air Force, operante in Europa nel 1944. Si noti che l’aereo è finito in metallo naturale, essendo venuta meno la necessità della mimetizzazione in seguito al declino della Lufwaffe. La finitura naturale permetteva anche una maggiore velocità. I pannelli grigio-oliva della prua e all’interno della gondola di ciascun motore hanno lo scopo di eliminare il riflesso che avrebbe potuto colpire gli occhi del pilota. Le insegne nazionali sono quelle usuali.

Tipo: caccia e cacciabombardiere.

Equipaggio: un uomo.

Motori: due Allison V 1710-(un 1710-111 per il motore di tribordo e un 1710-113 per per il motore di babordo) a dodici cilindri in linea raffreddati a liquido, ciascuno con spinta di 1475 HP al decollo e di 1600 HP a 28.700 piedi (8748 m).

Armamento: un cannoncino AN M2 da 20 mm con 150 colpi e quattro mitragliatrici Browning da 0,50 pollici (12,7 mm) con 500 colpi per arma e fino a 3200 libbre (1452 kg) di bombe o dieci razzi da 5 pollici (127 mm).

Velocità massima: 414 miglia/h a 25.000 piedi (666 km/h a 7620 m) ; 360 miglia/h a 5000 piedi (579 km/h a 1524 m).

Velocità di crociera: 290 miglia/h a 10.000 piedi (467 km/h 3048 m).

Velocità iniziale di salita: 3800 piedi al minuto (1158 m al minuto).

Tempo impiegato a raggiungere i 20.000 piedi (7620 m): 7′.

Quota di tangenza: 44.000 piedi (13.411 m).

Autonomia: 450 miglia a 290 miglia/h a 10.000 piedi (724 km a 467 km/h a 3048 m) ; 2600 miglia a 198 miglia/h a 10.000 piedi (4184 km a 319 km/h a 3048 m) con serbatoi supplementari.

Peso: 12.780 libbre (5797 kg) a vuoto ; 17.500 libbre (7938 kg) con carico normale ; 21.600 libbre (9798 kg) con carico massimo.

Apertura alare: 52 piedi (15,85 m).

Lunghezza: 37 piedi e 10 pollici (11,53 m).

Altezza: 9 piedi e 10 pollici e mezzo (3,01 m).

Superficie alare: 327,5 piedi quadrati (30,43 mq).

Scritto il agosto 26, 2012 by semprequalita
Pubblicato su:
http://semprequalita.altervista.org/blog/aerei-usa-della-seconda-guerra-mondiale-lockheed-p-38-lightning

Blog - LA STORIA CONTINUA - l'Altersito






Nessun commento:

Posta un commento