Riprendiamo il nostro viaggio tra i musei della Normandia..
La batteria di Merville
L'artiglieria di Merville,
situata dieci chilometri a nord-est di Ranville, era un nemico temibile.
L'Intelligence riportò che la batteria era composta da quattro cannoni da 150
mm che avrebbero avuto un effetto devastante su Sword Beach e perciò era
fondamentale che fossero distrutti. Ogni pezzo d'artiglieria era rinforzato da
casematte in calcestruzzo, con muri spessi due metri, sopra i quali vi sono
altri due metri di terra, e nelle quali si può accedere unicamente attraverso
due porte d'acciaio posizionate su due lati di ogni casamatta. In queste
condizioni un bombardamento aeronavale sarebbe stato troppo poco preciso e
inefficace, perciò la soluzione migliore era un attacco diretto. L'estremità
nord della batteria era protetta da un fossato anticarro, profondo quattro
metri e lungo nove metri. Il resto della batteria era circondato da due cinte
di filo spinato, di cui la cinta interna alta due metri e mezzo, tra le quali è
stato creato un campo minato largo da un metro e mezzo a due metri e mezzo. La
guarnigione, cannonieri e sentinelle, ammontava a centosessanta uomini,
supportati con numerosi nidi di mitragliatrice e tre cannoni antiaerei da 20
mm.
Il tenente colonnello Terence
Otway, comandante del 9º Battaglione, aveva ideato un piano complesso per
assaltare la batteria nemica. Prima di tutto, dieci uomini sarebbero stati
inviati assieme agli esploratori della ZL V, quattro dei quali procedettero
verso la batteria per aprire varchi nel filo spinato e vie attraverso i campi
minati. Alle 00:30, prima che la ricognizione paracadutista giungesse alla
batteria, cento bombardieri pesanti, tra Avro 683 Lancaster e Handley Page
Halifax dellaRAF, attaccarono la batteria con bombe da quasi duemila
chilogrammi nella speranza di distruggere la roccaforte o provocare comunque
gravi danni. Alle 00:50, il 9º Battaglione atterro e raggiunse la batteria alle
04:00. Con esso giunsero anche alcuni genieri dei Royal Engineers del 591º
Squadrone Paracadutista, con abbondanza d'equipaggiamento, inclusi dispositivi
per ripulire il campo dalle mine, bangalore torpedo, per aprire un varco nel
filo spinato, e due armi della 4ª Batteria Aviotrasportata Anticarro che
sarebbero state usate per aprire le porte d'acciaio. Alle 04:30, il Plotone N.º
4 avrebbe iniziato un attacco diversivo verso l'area d'entrata principale
mentre un gruppo di tiratori scelti britannici avrebbero sparato contro i
tedeschi nelle casematte, nelle postazioni di mitragliatrici e sulle torrette
dei cannoni. La fase successiva sarebbe iniziata con l'arrivo di tre alianti,
trasportanti la maggior parte della Compagnia A, più altri genieri, i quali
sarebbero giunti nei pressi della batteria e avrebbero cominciato ad attaccare
con gli Sten e i lanciafiamme. Nel frattempo, la Compagnia C avrebbe cominciato
l'attacco principale lungo la via aperta nel campo minato, seguita velocemente
dalle Compagnie A e B. Nell'eventualità di un fallimento, la nave da battaglia
HMS Arethusa aveva l'ordine di aprire il fuoco sulla batteria alle 05:30, se
non avesse ricevuto in tempo il segnale di successo dell'attacco degli uomini
di Otway. La situazione era però critica per i britannici fin dall'inizio. Essi
disponevano di centocinquanta dei seicentocinquanta uomini e non avevano jeep,
armi anticarro, mortai, metal detector, personale medico, genieri o qualunque
tipo di collegamento con la Royal Navy. Giunti sul luogo dell'attacco gli
uomini scoprirono che il bombardamento aereo aveva completamente mancato il
bersaglio ma gli esploratori avevano fatto un buon lavoro, segnando quattro vie
attraverso il campo minato con i tacchi degli stivali, avendo perso i nastri
per segnare la strada. Alle 04:30, il battaglione fu riorganizzato in quattro
gruppi, la Compagnia A e C, guidate dal maggiore Allen Parry, avrebbero
attraversato due delle vie. Quando le due unità furono raggruppate, i tedeschi
le individuarono e sei mitragliatrici aprirono il fuoco sui fianchi del
battaglione. Una piccola parte dei paracadutisti, comandati dal sergente Knight
ingaggiarono tre mitragliatrici vicino all'ingresso principale, eliminando i
tedeschi con le granate e le baionette, mentre l'unicamitragliatrice Vickers in
possesso al battaglione rispondeva al fuoco su l'altro fianco. In seguito
Knight guidò i suoi uomini nel diversivo programmato, attirando l'attenzione
dei tedeschi con tutto ciò che avevano. Mentre i soldati di Knight attaccavano
le mitragliatrici nemiche, due alianti giunsero nei pressi della batteria.
Nell'oscurità la batteria non era facilmente individuabile così gli inglesi a
terra guidarono gli alianti con i radiofari, anche se nessun segnale fu
ricevuto e i piloti dovettero atterrare alla cieca. Uno degli alianti finì,
attraverso le nubi e il fumo dovuto al bombardamento, vicino ad un paesino a
tre chilometri dall'obiettivo mentre l'altro riuscì ad individuare la batteria,
dalla quale fu a sua volta individuato e attaccato con il fuoco di una
mitragliatrice che ferì quattro uomini. Il sergente Kerr stava per avanzare
quando si accorse che stava per finire in un campo minato, così portò via i
suoi uomini nel bosco vicino, a settecento metri, dove era situata la base del
9º Battaglione. Quando giunsero gli alianti, il tenente colonnello Otway diede
l'ordine di attaccare. I bangalore furono fatti esplodere, aprendo un varco nel
filo spinato, e i quattro gruppi d'assalto si lanciarono verso il bunker.
Nell'oscurità alcuni uomini finirono per errore sul campo minato. Le tre
mitragliatrici tedesche aprirono il fuoco contro gli inglesi ma la
mitragliatrice e i cecchini britannici coprirono bene i loro compagni, i quali
riuscirono a raggiungere le casematte. Inizialmente i tedeschi furono presi
alla sprovvista ma in seguito si riorganizzarono, illuminando l'area con un
razzo e ordinando alla batteria di Cabourg di colpire direttamente il campo
minato. Otway nel frattempo ordinò agli uomini in riserva di distruggere la
quarta mitragliatrice che sparava sui gruppi d'assalto che ora ingaggiavano i
tedeschi in un combattimento corpo a corpo. I combattimenti cominciarono a
cessare quando la guarnigione cominciò a cedere e alle 05:00 la lotta era
conclusa. All'interno e all'esterno del bunker vi erano i corpi dei soldati
morti e feriti ovunque. I tedeschi possedevano una guarnigione di circa 130
uomini e alla fine dei combattimenti i soldati ancora sani erano solamente sei.
Dei 150 soldati britannici del 9º Battaglione, 65 erano morti o feriti.
fonte dati: wikipedia
La batteria di Merville
L'artiglieria di Merville,
situata dieci chilometri a nord-est di Ranville, era un nemico temibile.
L'Intelligence riportò che la batteria era composta da quattro cannoni da 150
mm che avrebbero avuto un effetto devastante su Sword Beach e perciò era
fondamentale che fossero distrutti. Ogni pezzo d'artiglieria era rinforzato da
casematte in calcestruzzo, con muri spessi due metri, sopra i quali vi sono
altri due metri di terra, e nelle quali si può accedere unicamente attraverso
due porte d'acciaio posizionate su due lati di ogni casamatta. In queste
condizioni un bombardamento aeronavale sarebbe stato troppo poco preciso e
inefficace, perciò la soluzione migliore era un attacco diretto. L'estremità
nord della batteria era protetta da un fossato anticarro, profondo quattro
metri e lungo nove metri. Il resto della batteria era circondato da due cinte
di filo spinato, di cui la cinta interna alta due metri e mezzo, tra le quali è
stato creato un campo minato largo da un metro e mezzo a due metri e mezzo. La
guarnigione, cannonieri e sentinelle, ammontava a centosessanta uomini,
supportati con numerosi nidi di mitragliatrice e tre cannoni antiaerei da 20
mm.
Il tenente colonnello Terence
Otway, comandante del 9º Battaglione, aveva ideato un piano complesso per
assaltare la batteria nemica. Prima di tutto, dieci uomini sarebbero stati
inviati assieme agli esploratori della ZL V, quattro dei quali procedettero
verso la batteria per aprire varchi nel filo spinato e vie attraverso i campi
minati. Alle 00:30, prima che la ricognizione paracadutista giungesse alla
batteria, cento bombardieri pesanti, tra Avro 683 Lancaster e Handley Page
Halifax dellaRAF, attaccarono la batteria con bombe da quasi duemila
chilogrammi nella speranza di distruggere la roccaforte o provocare comunque
gravi danni. Alle 00:50, il 9º Battaglione atterro e raggiunse la batteria alle
04:00. Con esso giunsero anche alcuni genieri dei Royal Engineers del 591º
Squadrone Paracadutista, con abbondanza d'equipaggiamento, inclusi dispositivi
per ripulire il campo dalle mine, bangalore torpedo, per aprire un varco nel
filo spinato, e due armi della 4ª Batteria Aviotrasportata Anticarro che
sarebbero state usate per aprire le porte d'acciaio. Alle 04:30, il Plotone N.º
4 avrebbe iniziato un attacco diversivo verso l'area d'entrata principale
mentre un gruppo di tiratori scelti britannici avrebbero sparato contro i
tedeschi nelle casematte, nelle postazioni di mitragliatrici e sulle torrette
dei cannoni. La fase successiva sarebbe iniziata con l'arrivo di tre alianti,
trasportanti la maggior parte della Compagnia A, più altri genieri, i quali
sarebbero giunti nei pressi della batteria e avrebbero cominciato ad attaccare
con gli Sten e i lanciafiamme. Nel frattempo, la Compagnia C avrebbe cominciato
l'attacco principale lungo la via aperta nel campo minato, seguita velocemente
dalle Compagnie A e B. Nell'eventualità di un fallimento, la nave da battaglia
HMS Arethusa aveva l'ordine di aprire il fuoco sulla batteria alle 05:30, se
non avesse ricevuto in tempo il segnale di successo dell'attacco degli uomini
di Otway. La situazione era però critica per i britannici fin dall'inizio. Essi
disponevano di centocinquanta dei seicentocinquanta uomini e non avevano jeep,
armi anticarro, mortai, metal detector, personale medico, genieri o qualunque
tipo di collegamento con la Royal Navy. Giunti sul luogo dell'attacco gli
uomini scoprirono che il bombardamento aereo aveva completamente mancato il
bersaglio ma gli esploratori avevano fatto un buon lavoro, segnando quattro vie
attraverso il campo minato con i tacchi degli stivali, avendo perso i nastri
per segnare la strada. Alle 04:30, il battaglione fu riorganizzato in quattro
gruppi, la Compagnia A e C, guidate dal maggiore Allen Parry, avrebbero
attraversato due delle vie. Quando le due unità furono raggruppate, i tedeschi
le individuarono e sei mitragliatrici aprirono il fuoco sui fianchi del
battaglione. Una piccola parte dei paracadutisti, comandati dal sergente Knight
ingaggiarono tre mitragliatrici vicino all'ingresso principale, eliminando i
tedeschi con le granate e le baionette, mentre l'unicamitragliatrice Vickers in
possesso al battaglione rispondeva al fuoco su l'altro fianco. In seguito
Knight guidò i suoi uomini nel diversivo programmato, attirando l'attenzione
dei tedeschi con tutto ciò che avevano. Mentre i soldati di Knight attaccavano
le mitragliatrici nemiche, due alianti giunsero nei pressi della batteria.
Nell'oscurità la batteria non era facilmente individuabile così gli inglesi a
terra guidarono gli alianti con i radiofari, anche se nessun segnale fu
ricevuto e i piloti dovettero atterrare alla cieca. Uno degli alianti finì,
attraverso le nubi e il fumo dovuto al bombardamento, vicino ad un paesino a
tre chilometri dall'obiettivo mentre l'altro riuscì ad individuare la batteria,
dalla quale fu a sua volta individuato e attaccato con il fuoco di una
mitragliatrice che ferì quattro uomini. Il sergente Kerr stava per avanzare
quando si accorse che stava per finire in un campo minato, così portò via i
suoi uomini nel bosco vicino, a settecento metri, dove era situata la base del
9º Battaglione. Quando giunsero gli alianti, il tenente colonnello Otway diede
l'ordine di attaccare. I bangalore furono fatti esplodere, aprendo un varco nel
filo spinato, e i quattro gruppi d'assalto si lanciarono verso il bunker.
Nell'oscurità alcuni uomini finirono per errore sul campo minato. Le tre
mitragliatrici tedesche aprirono il fuoco contro gli inglesi ma la
mitragliatrice e i cecchini britannici coprirono bene i loro compagni, i quali
riuscirono a raggiungere le casematte. Inizialmente i tedeschi furono presi
alla sprovvista ma in seguito si riorganizzarono, illuminando l'area con un
razzo e ordinando alla batteria di Cabourg di colpire direttamente il campo
minato. Otway nel frattempo ordinò agli uomini in riserva di distruggere la
quarta mitragliatrice che sparava sui gruppi d'assalto che ora ingaggiavano i
tedeschi in un combattimento corpo a corpo. I combattimenti cominciarono a
cessare quando la guarnigione cominciò a cedere e alle 05:00 la lotta era
conclusa. All'interno e all'esterno del bunker vi erano i corpi dei soldati
morti e feriti ovunque. I tedeschi possedevano una guarnigione di circa 130
uomini e alla fine dei combattimenti i soldati ancora sani erano solamente sei.
Dei 150 soldati britannici del 9º Battaglione, 65 erano morti o feriti.
fonte dati: wikipedia
Dal cilindro forato che si vede sul tetto usciva un periscopio, un soldato tedesco vide il volto di un parà inglese il quale con perfetto stile Britannico gli chiese di arrendersi.... pena l'invio di qualche bomba a mano attraverso il tubo...
I Reduci, che ogni anno ritornano in Normandia, lasciano ai presenti tanti ricordi, sorrisi e qualche lacrima, quando li vedi che ricordano e raccontano con gli occhi lucidi che finiscono sempre con un sorriso.
Merville è un piccolo centro, quasi invisibile sulla carta geografica della Francia, di posti come questo l'Italia è piena, ma quasi sempre sono lasciati in completo stato di abbandono eppure potrebbero rappresentare una fonte di introiti per il Comune e le piccole attività commerciali della zona, una lezione che a distanza di 70 anni, tranne in rari casi, noi non abbiamo ancora imparato.
Il restauro, la conservazione e la memoria possono diventare un lavoro per le nuove generazioni.
Per noi sono spesso un nastro tricolore tagliato da qualche politico, qualche foto e un discorso buono per tutte le stagioni, il seguito e solo incuria, rovi e spini che coprono tutto e nascondono la memoria.
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