Era il 6 giugno di settanta anni
fa. Alle 6:30 di una fredda mattina cominciava la più grande operazione
aeronavale di tutti tempi: lo sbarco in Normandia.
Per Erwin Rommel, a capo delle
forze tedesche, sarebbe stato il giorno più lungo. Per gli alleati era il
D-Day, il cui successo avrebbe condotto alla liberazione della Francia e alla
caduta del Terzo Reich.
Ulisse ricostruisce il D-Day
partendo dalla famosa spiaggia di Omaha Beach; con Alberto Angela,
attraverseremo i faticidi 300 metri di spiaggia dove la mattina del 6 giugno,
caddero colpiti migliaia di soldati americani, esposti al fuoco nemico.
Raccontiamo e ascoltiamo le
storie degli uomini che, quel giorno, misero piede per primi sul suolo della
Francia occupata dai nazisti. La loro disperata corsa, con il cuore in gola,
dai mezzi da sbarco verso un precario ripario, sotto il fuoco diretto di mitragliatrici
e cannoni.
Nel corso della puntata, Alberto
Angela ci mostra molti oggetti appartenuti a questi uomini: una mina, oppure un elmetto o un pacchetto di
sigarette, oggetti personali che ancora oggi vengono rinvenuti lungo le coste
della Normandia.
Ciascuno di questi oggetti ci
racconta una storia. La storia, spesso drammatica, del suo proprietario.
Tre paracadutisti americani,
prima del lancio, strapparono in tre una banconota da un dollaro. Ognuno dei
tre amici prese un frammento. Ritrovandosi in Francia, dopo il lancio,
avrebbero dovuto ricomporre la banconota. Quella banconota da un dollaro è
sopravvissuta fino a noi. Scopriremo insieme la sua storia.
Nel garage di un collezionista
scopriremo una raccolta impressionante di automezzi della II guerra mondiale,
tra cui la schwimmwagen dell’esercito tedesco, un’auto dotata di elica e capace
di navigare su un fiume.
Raccontiamo anche quel giorno da
un diverso punto di vista: Alberto Angela, ci farà scoprire i bunker dei
tedeschi che, da postazioni nascoste, bersagliavano Omaha Beach.
Riviviamo la storia di questi
soldati, spesso ragazzi giovanissimi, a volte scartati da altri reparti per
problemi di salute o questioni disciplinari. Cercheremo di capire le loro
emozioni, quando, risvegliati di soprassalto, quella mattina del 6 giugno, dopo
mesi di relativa tranquillità, si trovarono contro la più grande flotta di
tutti i tempi. Una concentrazione tale di navi che, nelle loro parole,
trasformava il mare in una “linea nera”.
Lo sbarco degli Alleati sulle
coste della Normandia, il 6 giugno 1944, ha deciso le sorti della seconda
guerra mondiale ma è costato la vita a quasi cinquemila uomini, e ancora oggi
appare per molti versi il giorno più tragico, più eroico e più simbolico del
ventesimo secolo.
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