Ogni conflitto, nel suo tragico percorso, vede coinvolti milioni di
individui, sono uomini, prima che soldati; con i loro sogni, i loro affetti, gli
amori, le gioie e le paure. Ma c’è un aspetto che modificherà profondamente la loro esistenza; la
guerra.
Richiamati in massa e rivestiti di una nuova veste, non più civile, perderanno
il loro nome, per diventare genericamente un soldato tedesco, un soldato
inglese, un soldato americano; “crucco” “tommy” come si chiameranno
reciprocamente in guerra.
In questo vuoto d’identità, uniti da un unico vessillo e ideale un
unico ordine di attacco o difesa, si aggrapperanno ad un solo desiderio,
quello di sopravvivere, che li porterà ad eliminare il proprio simile, per non
essere eliminati.
Ma una cosa li accomuna tutti, pur nella diversità, i loro volti.
Sono i volti dei vent’anni, i volti che prima di conoscere la morte e
la distruzione erano fieri, felici e sorridenti.
I volti raccontano la loro etnia e la loro provenienza, prima ancora della loro divisa e della loro lingua.
I volti raccontano del loro mutare, da ragazzi a uomini, nel breve
volgersi di uno scontro, quando dalla conta finale sarebbero mancati tanti
amici e altrettanti ne sarebbero mancati al nemico.
I volti, da questo momento in poi, cambiano, non c’è più il sorriso
delle prime foto, ma uno sguardo vuoto, impaurito, addolorato.
Sono questi i volti della guerra, che a milioni, riempiono libri,
archivi e cimiteri.
Sono i volti di intere generazioni, che i fotografi hanno bloccato
prima e dopo l’azione.
Cento foto, cento volti, nulla a confronto dei milioni di volti che
parteciparono attivamente o passivamente all’ultimo conflitto mondiale.
Cento volti che raccontano, nelle rughe del loro sorriso ed in quelle
del loro dolore, che la guerra è orribile.
Cento volti, impressi in foto dal formato classico 10x15, che vi
porteranno ad avvicinarvi all’immagine per coglierne i dettagli ed avere un
rapporto più intimo con quel volto.
I vostri occhi saranno di fronte ai suoi e quel volto vi parlerà e vi
racconterà della guerra con la sola forza dell’ espressione del viso.
Selezione immagini: Marco Marzilli
Progetto, testi, grafica: Luigi Settimi
Per contatti:
Luigi Settimi:
70battagliamontelungo.blogspot.it
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