venerdì 20 marzo 2015

Ricordo del 67° Rgt Fanteria Legnano

I mercatini dell'antiquariato mi hanno sempre affascinato, ci passo le ore a guardare le tracce di quel nostro passato, le foto, i giornali, gli oggetti che hanno fatto parte della vita dei nostri nonni, dei nostri padri.
Ho sempre un occhio di riguardo per gli oggetti militari e quando li trovi e capisci il momento storico che hanno vissuto è sempre una bella scoperta, ti sembra di riportare alla vita una pagina di storia perduta in qualche scatola di cartone pesante, spesso con la stampa delle banane all'esterno, trasportata da una città all'altra e lasciata sotto il sole quando non c'è un grande ombrellone a coprirla.
E così, foto ingiallite di soldati Italiani con le loro belle divise, foto di ufficiali, di mezzi, di armi; cartoline dall'Eritrea e dalla Somalia, giacciono in terra, osservate distrattamente da chi cerca altri oggetti, forse più moderni.
Delle volte mi fermo qualche minuto ad osservare quelle foto di ufficiali e soldati, fieri, nelle loro divise, nella loro missione, nella loro amicizia... vorrei averle tutte, conservarle affinché la loro memoria non sia buttata in una scatola di cartone in quella maniera..
Siamo però in tanti ad avere le stesse emozioni e la stessa voglia di salvare dall'oblio tanta parte della nostra storia.. e di questo ne sono felice.
Qualche giorno fa ho avuto la conferma di un bellissimo dono; una bandiera del Regio Esercito, con tanto di corona ed oggi ricevo dalle mani del mio amico Stefano un piattino; un composto di stagno al 90% con l'aggiunta di rame, bismuto e antimonio, più semplicemente detto peltro...
L'ha trovato in un mercatino, solo, tra mille oggetti diversi, il simbolo ha destato subito il suo interesse e poi alla luce diretta del sole quei graffi posti lungo la sua circonferenza... 67° Legnano... e subito i ricordi tornano lì....
Ricordo ancora la sua telefonata, contento per averlo acquistato pensando a me, pensando a noi che conserviamo la loro memoria e con il desiderio di donarmelo alla prima occasione.
Il suo viaggio ora è terminato, ha resistito per tanto tempo, ma alla fine è giunto a casa e qui resterà con tutto l'affetto e la cura di chi ha come missione Onorare e Ricordare.
E' bello constatare che intorno a loro, intorno ai ragazzi del LI° e del 67° nascono tante amicizie, nascono idee, nascono associazioni ed anche se passeggiamo con i nostri cari tra i mercatini di qualche bella città dell'Italia, di domenica, siamo comunque uniti da un filo invisibile che i nostri eroi hanno dipanato 70 anni fa.
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mercoledì 18 marzo 2015

Le immagini dei nostri eroi, Battaglia di Montelungo


Ci ho pensato un po' a cosa scrivervi per la presentazione di queste immagini, ma a volte si ha la sensazione che le parole non riescono da sole a raccontare gli stati d'animo e le emozioni che si provano in un dato momento, proprio per questo ci sono i grandi scrittori, i poeti e gli artisti in generale.
Così ho deciso di restare in silenzio, di inserire una melodia che amo, di restare nella penombra della mia stanza, illuminata solo da una piccola luce, di aprire la finestra che da sulla vallata, di alzare il volume e sentire l'aria fredda della notte che entra.
Mi prenderanno per pazzo, ma è bello stanotte sembrare pazzi...
Da lassù sono sicuro sorridono...

Buona visione, con le immagini dei nostri eroi.

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lunedì 16 marzo 2015

Quei volti e quelle frasi degli Italiani del Primo Raggruppamento Motorizzato

Cari Lettori, ho appena concluso una ricerca tra gli archivi della nostra associazione ed in particolare tra i numerosi video della Seconda Guerra Mondiale disponibili negli Stati Uniti.
La visione di questi video per fotogramma mi ha permesso di effettuare degli "scatti fotografici" che vi riporto in questo post.
Sono i volti di quei ragazzi che decisero, dopo l'otto Settembre, di partecipare alla lotta di Liberazione al fianco degli alleati e la testimonianza della loro voglia di partecipare, del loro coraggio, nonostante le condizioni disagiate di mezzi e armi, attraverso una cosa che nella visione del film a velocità normale ci era sfuggita... sono le loro scritte sui vetri e sui mezzi.
E' stata per me una scoperta incredibile, quelle frasi abbinate ai loro volti, mi hanno fatto venire la pelle d'oca; "rosetta che ne pensi?'" si legge sul vetro di un camion sgangherato e su un altro in basso la frase in latino  "Alea iacta est, il dado è tratto", seguono poi dei mezzi con soldati fieri e la scritta sul loro vetro "Non c'è barriera che fermare mi potrà" e per finire con un cuore su un vetro dedicato alla donna amata lontana da casa con la scritta "Alle donne ci pensa Dio, ai Tedeschi ci penso io".
Vi allego le prime foto, i primi volti e le prime scritte, di questa bellissima scoperta che l'Associazione LI° Btg. Bersaglieri "Montelungo 1943" vuole condividere con tutti voi.
Buona visione.

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sabato 7 marzo 2015

Cesaretti Guido di Antonio, classe 1922, nato ad Ancona

Questa notte vi regalo un foglio bianco, un foglio che devo ancora scrivere e per farlo inizio dalla fine.
Questa fine è una medaglia al merito di guerra, meritata da un ufficiale Italiano nella guerra di Liberazione dal '43 al '45.
Un pacchetto consegnato questa mattina ed aperto con la solita cura ed emozione, una porta che si apre verso il passato, la prima luce che entra nella vita di un uomo che non conosco ma che decise di "esserci" e di partecipare al secondo Risorgimento Italiano e per questo merita rispetto.
Cesaretti Guido di Antonio, classe 1922, nato ad Ancona, Tenente Cav. Spe.
Inizieremo la ricerca partendo da qui, da questa croce e dal suo attestato, che nella nuova cornice mi guarda dal lato libero della scrivania e che rimarrà in bella mostra fino a quando saprò di più di loro.
Un messaggio anche per tutti Voi, lettori del Blog, chiunque abbia informazioni o conosce fonti per le opportune ricerche è il benvenuto.

E adesso l'unica traccia che abbiamo.