“E’ la prima volta che entro in
questo Tempio e sono rimasto profondamente colpito dalla suggestione delle
immagini e dall’atmosfera di umana pietà e di commosso omaggio nei confronti
dei Bersaglieri e di tutti gli altri Caduti e Dispersi in Russia, di
ammirazione e di rispetto per chi ha sacrificato la vita per la Patria, di
grande tensione morale di chi vuole che questo ricordo sia imperituro, monito e
insegnamento per la tragedia rappresentata da tutte le guerre. Sono questi
sentimenti così profondi e genuini che costituiscono l’essenza del
bersaglierismo e la spinta per continuare a operare con entusiasmo e dedizione
nell’ambito della nostra Associazione perché questi valori continuino a essere
coltivati con l’entusiasmo e la partecipazione che da sempre caratterizza i
fanti piumati”.
Con queste parole, pronunciate
nel corso del suo intervento oratorio al termine del rito religioso nel Tempio
di Cargnacco, in provincia di Udine, in occasione della Giornata del ricordo
dei Bersaglieri Caduti e Dispersi in Russia, il Presidente Nazionale
dell’Associazione Nazionale Bersaglieri Gen. Marcello Cataldi ha “fotografato”
il profondo significato del Pellegrinaggio cremisi nazionale che si tiene tutti
gli anni la seconda domenica di marzo. Sottolineando anche che rendere onore ai
Caduti significa oltretutto testimoniare continuità nei valori di amore per la
Patria, rispetto delle Istituzioni, senso del dovere, spirito di sacrificio, onestà
che costituiscono del resto l’essenza dell’attività e della stessa ragione di
vita dell’Associazione Nazionale Bersaglieri.
La cerimonia celebrativa di
Cargnacco, semplice, essenziale, si basa su tre elementi di fondo. La prima
parte è dedicata alla deposizione di una corona d’alloro al Cippo della
Divisione Celere “Principe Amedeo Duca d’Aosta”, sul piazzale Don Caneva (egli
stesso Cappellano militare in Russia e fondatore del Sacrario) antistante il
Tempio dedicato ai Caduti e Dispersi in Russia, alla presenza di numerose
autorità civili e militari e con il contorno di Labari e Medaglieri delle varie
Armi. Rappresentavano i Bersaglieri i prestigiosi pluridecorati Medaglieri
regionali dell’Emilia Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia, con i rispettivi
Presidenti regionali Rocco Paltrinieri, Antonio Bozzo (anche con la funzione di
speaker della cerimonia) e Pio Langella. Presente altresì il Labaro del 6°
Reggimento, con Andra Perfini, unitamente ai Labari dell’Associazione Nazionale
Reduci e Caduti in Russia e di altre Associazioni, nonché di un numero davvero
imponente di Sezioni dell’ANB.
Impresa ardua citare tutte le
autorità presenti: fra le altre, oltre naturalmente al citato Presidente
Nazionale dell’ ANB, la Prefetto di Udine dott.ssa Dolfina Raimondo, il Sindaco
di Pozzuolo del Friuli Nicola Turello, che in chiesa rivolgerà il saluto ai
presenti, sottolineando il significato pregnante della cerimonia, il Comandante
della Regione militare Friuli Venezia Giulia Bersagliere Gen. Alessandro Guarisco,
con il Comandante dell’11° Reggimento Col. Eugenio Dessì, la signora Donatella
Sbaiz, portatrice di Medaglia d’Oro al V.M. quale nipote del Bersagliere Luigi
Sbaiz, ultimo Caduto della Guerra di Liberazione, il Consigliere della Regione
Friuli Venezia Giulia Paride Cargnelutti. Presenti altresì, tra gli altri, il
Presidente Interregionale Nord Italia dell’ANB Gen. Ennio Betti, il Consigliere
Nazionale ANB Camillo Ferroni, i già Consiglieri Nazionali Gen. Adriano Bidin e
Italo Pilenga, i Presidenti delle Associazioni Reduci del LI Btg. Bersaglieri
AUC “Montelungo” Claudio Vigna e del 1° Btg. Bersaglieri Volontari “Mussolini”
Giorgio Verbi, il fondatore del Museo storico militare - culturale “Casa del
Bersagliere” di Jesolo comm. Franco Vidotto
Di seguito, all’interno del
Tempio, letteralmente gremito di Bersaglieri, loro famigliari e appartenenti ad
altre Associazioni d’Arma, la Santa Messa, concelebrata dal Cappellano Capo
della Brigata “Ariete” Ten. Col. don Arturo Rizza, che ha tenuto un’omelia di
rara intensità. Nel corso del rito religioso è stato anche benedetto il Labaro
della Sezione ANB di Bologna intitolata alla Medaglia d’Oro al V.M. Aldo
Chiarini, Caduto in Russia, in forza al 6° Reggimento Bersaglieri.
Un intervento particolarmente
toccante, con la citazione del numero impressionante di Bersaglieri Caduti,
Dispersi o morti in Russia tra gli stenti delle marce forzate e negli infami
campi di prigionia è stato poi tenuto dal cav. uff. Giorgio Borean, Presidente
provinciale ANB di Udine e organizzatore della cerimonia. Lo stesso Borean al
termine della Messa ha poi dato lettura della Preghiera del Bersagliere.
Infine, a conclusione della
cerimonia, la deposizione di una corona d’alloro nella cripta interna del
Tempio, dove è collocata la tomba del Milite Ignoto Caduto in Russia.
Sarebbe ingeneroso dimenticare
altri protagonisti di questa cerimonia, quali la Fanfara bersaglieri di San
Giorgio di Nogaro, che si è esibita al suo solito alto livello con la
impeccabile direzione del maestro Omar Falcomer, il picchetto in armi dell’11°
Reggimento Bersaglieri e il Coro di Pertegada, che ha accompagnato il rito
religioso con grande bravura in una serie dei motivi più conosciuti dei
Bersaglieri, iniziando dall’Inno dei Bersaglieri ciclisti.
Una cerimonia decisamente
toccante, commovente, densa di significati, come del resto sottolineato su
questo sito dal Presidente ANB dell’Emilia Romagna Rocco Paltrinieri; giornata
a detta di tutti indimenticabile: annotazione questa che ha oltretutto
costituito il migliore e più che meritato riconoscimento all’intensa e preziosa
attività del cav. uff. Giorgio Borean, che da trent’anni organizza in maniera
impeccabile questa cerimonia.
Nel corso del successivo rancio
cremisi, allietato anche da alcune esecuzioni della Fanfara di San Giorgio di
Nogaro, non sono mancati i complimenti a Borean e una corale manifestazione di
affetto da parte di tutti i Bersaglieri nei confronti del Presidente Nazionale
Gen. Marcello Cataldi.
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