Il taxi si fermò non lontano da Lei e la raggiungemmo a piedi, l'umidità e l'odore del fiume si facevano sempre più presenti, finchè non arrivammo a pochi passi da Lei.
Salutammo con rispetto la S.ra in grigio di 75 anni che eravamo andati a trovare e salimmo a bordo....
Non ci accolse con un sorriso, una tazza di tè e dei pasticcini, ma con il fischio che annuncia l'arrivo a bordo di personalità o superiori in grado; salutammo come si conviene tra marinai ed entrammo nella storia di questa nave.
Non ci accolse con un sorriso, una tazza di tè e dei pasticcini, ma con il fischio che annuncia l'arrivo a bordo di personalità o superiori in grado; salutammo come si conviene tra marinai ed entrammo nella storia di questa nave.
H.M.S. Belfast
Queste le sue immagini dell'epoca
Mentre apre il fuoco sulle coste della Normandia per il D-Day
In missione in Korea
In navigazione in Korea
Questa la sua storia, tratta da Wikipedia.
La HMS Belfast è un incrociatore
leggero della Classe Town, tipo Edinburgh della Royal Navy britannica.
Costruita nei cantieri Harland and Wolff di Belfast, entrò in servizo
nell'agosto 1939 poco prima dello scoppio della seconda guerra mondiale.
In
novembre l'impatto con una mina tedesca costrinse la nave in cantiere per
lunghe riparazioni.
Ritornata in azione verso la fine del 1942, ha inizialmente
scortato i convogli artici diretti ai porti settentrionali dell'Unione
Sovietica nel 1943, ed ha poi partecipato alla Battaglia di Capo Nord.
In
seguito, ha fornito fuoco di supporto alle forze da sbarco sulle spiagge Gold e
Juno durante l'operazione Nettuno e successivamente ha partecipato alla Guerra
di Corea.
Dopo essere stata rimodernata tra il 1956 ed il 1959, partecipò ad
una serie di missioni in tutto il mondo.
Dopo essere stata radiata nel 1963,
sembrava che il suo destino fosse essere smantellata per il recupero dei
materiali, ma, dopo una campagna organizzata da un ente privato, e dopo le
richieste del contrammiraglio Sir Morgan Morgan-Giles, precedentemente
comandante della nave, fu trasformata in nave-museo ed è ormeggiata a Londra,
sul Tamigi, vicino al Tower Bridge, dal 21 ottobre 1971 (anniversario del
Trafalgar Day).
Gli incrociatori Classe Town erano
pensati per non superare le 10.000 tonnellate, in base ai dettami del Trattato
navale di Washington.
Il progetto originale prevedeva pezzi quadrupli da 152 mm
ma, a causa di problemi riscontrati durante la costruzione, vennero utilizzate
delle versioni evolute dei cannoni tripli già utilizzati per le sottoclassi
precedenti.
Il risparmio in termini di massa dovuto al cambio di armamenti fu
reinvestito nella corazzatura e nell'armamento antiaereo.
La Belfast venne varata il giorno
di San Patrizio (17 marzo) del 1938 presso i cantieri Harland and Wolff di
Belfast da Anne Chamberlain, moglie del Primo Ministro Neville Chamberlain.
Il
costo totale della nave fu di 2.141.514 sterline, di cui 75.000 per i cannoni e
66.500 per gli aerei imbarcati.
Entrò in servizio nell'agosto 1939 al comando
del Capitano G. A. Scott e fu assegnata al 18esimo Squadrone Incrociatori.
All'inizio della guerra l'18th
Cruiser Squadron era una delle navi impegnate nello sforzo intrapreso dagli
Inglesi di imporre un blocco navale ai Tedeschi.
Durante questa missione, la
Belfast riuscì ad intercettare il transatlantico Cap Norte il 9 ottobre 1939
mentre cercava di rientrare in Germania fingendosi nave neutrale.
All'una del 21 novembre 1939 è
stata poi gravemente danneggiata, mentre abbandonava il Firth of Forth, dall'impatto
con una mina magnetica sganciata il 4 novembre dal sottomarino tedescoU-21
comandato dal Kapitänleutnant Fritz Frauenheim.
L'incidente causò il ferimento
di 21 uomini dell'equipaggio e la mina aprì uno squarcio nella chiglia,
danneggiando scafo e macchinari in modo così grave che le riparazioni
effettuate alla Her Majesty's Naval Base (HMNB) di Devonport richiesero tre
anni di lavoro.
L'incrociatore si riaggregò alla
Home Fleet nel novembre 1942 al comando del capitano Frederick Parham.
Durante
le riparazione, erano state implementate anche delle migliorie sulla nave, come
l'allargamento del corpo centrale per conferirle maggiori forza longitudinale e
stabilità e l'installazione dei più moderni dispositivi radar e di controllo di
fuoco. la massa totale aumentò da 11175 a 11553 tonnellate, rendendo la Belfast
il più pesante incrociatore leggero della flotta britannica.
Divenne poi la nave ammiraglia del
10th Cruiser Squadron, al comando del contrammiraglio Robert Burnett, con la
missione di scortare i convogli artici diretti in Unione Sovietica.
Il 26
dicembre 1943, in quella che poi divenne nota come la Battaglia di Capo Nord,
lo squadrone, che comprendeva oltre alla Belfast la Norfolk e la Sheffield, si
scontrò con l'incrociatore da battaglia tedesco di classe Gneisenau Scharnhorst
e, con l'aiuto della corazzata HMS Duke of York, riuscì ad affondarlo.
La Belfast partecipò anche
all'Operazione Tungsten nel marzo 1944, un grande attacco aereo basato su
portaerei concentrato sulla nave da battaglia tedesca Tirpitz, che dopo la
Caccia alla Bismarck era l'unica grande nave tedesca ancora in mare, ed era
attraccata all'Altafjord, nella parte settentrionale della Norvegia.
La Tirpitz
fu colpita da quindici bombe e fu pesantemente danneggiata, ma sopravvisse allo
scontro.
Nel giugno 1944, l'incrociatore
prese parte al bombardamento delle posizioni nemiche in preparazione
all'Operazione Nettuno, cioè la fase di sbarco dell'Operazione Overlord, nel
ruolo di nave ammiraglia della Bombardment Force E.
Poi, in quanto parte
dell'Eastern Naval Task Force, con la responsabilità di coprire lo sbarco delle
truppe britanniche e canadesi sulle spiagge di Gold e Juno, fu una delle prime
navi ad aprire il fuoco sulle coste francesi alle 5:30del 6 giugno 1944.
Per le successive 5 settimane, la
Belfast fu praticamente sempre in attività, sparando migliaia di proiettili
dalle sue batterie da 100 e 152 mm, a supporto dei movimenti della fanteria a
mano a mano che il fronte si spostava verso l'interno.
L'ultimo colpo fu
sparato l'8 luglio nel corso dell'Operazione Charnwood, la battaglia per la
presa di Caen, nella quale, assieme alla nave da battaglia HMS Rodney ed alla
cannoniera corazzata HMS Roberts aveva il compito di abbattere le posizioni tedesche.
Due giorni più tardi rientrò a
Devonport per un breve rifornimento prima di spostarsi nel Pacifico, dove si
unì all'Operazione Zipper, inizialmente volta a scacciare i Giapponesi dalla
Malesia britannica, ma diventata un'operazione di soccorso dopo la resa
nipponica.
Durante gli ultimi giorni di guerra
in Europa la nave, di stanza nel Mare del Nord, finì nel mirino di un
sottomarino tedesco senza riuscire ad individuarlo.
Il comandante nemico, per
evitare un inutile bagno di sangue, visto che la guerra era agli sgoccioli,
decise di risparmiare la nave e non aprire il fuoco.
Dopo la guerra
La Belfast prestò servizio nella
Guerra di Corea, a supporto delle forze da sbarco delle Nazioni Unite.
Nel
luglio del 1952 fu colpita dai colpi di una batteria nord-coreana, che uccisero
un uomo e ne ferirono altri quattro.
La Belfast fu modernizzata tra il
gennaio 1956 ed il maggio 1959.
Tutti gli armamenti antiaerei (cioè i cannoni
da 100 e da 40 mm) furono rimossi e rimpiazzati con armamenti più moderni dello
stesso calibro.
Anche tutta la strumentazione ed i radar installati durante la
seconda guerra mondiale furono sostituiti.
Infine il ponte originale fu
ricostruito ed isolato per far fronte ad eventuali attacchi chimico-batteriologici
o nucleari e gli originali alberi tripode furono sostituiti con dei nuovi
alberi a struttura reticolare.
Soluzioni analoghe furono implementate anche
sulla nuova classe di incrociatori Tiger.
Fino al 1962, la nave operò in
Estremo Oriente per delle esercitazioni e delle missioni diplomatiche.
Nel
dicembre del 1961, fornì la guardia d'onore a Dar-es-Salaam durante la
cerimonia di indipendenza del Tanganika.
Partì da Singapore il 26 marzo 1962
alla volta del Regno Unito, per visitare un'ultima volta Belfast.
Dopo
un'ultima esercitazione nel Mediterraneo fu messa in disarmo il 24 agosto 1963.
Nave museo
Nel 1967, l'Imperial War Museum
iniziò a pensare alla possibilità di salvare una torretta da 152 mm per
aggiungerla alla coppia di cannoni BL da 381 mm che già possedeva.
Dopo una visita
alla HMS Gambia (il 14 aprile) l'ipotesi divenne quella di conservare un'intera
nave.
La Gambia tuttavia era già troppo deteriorata per lo scopo, e così
l'attenzione si concentrò sul tentativo di salvare la Belfast.
Un comitato che
comprendeva rappresentanti dell'Imperial War Museum, del National Maritime
Museum e del Ministero della Difesa britannico, concluse nel giugno 1968 che il
progetto era realizzabile.
Agli albori del 1971 però, il Governo decise
diversamente.
Ciononostante, un'associazione
privata si riunì per continuare gli sforzi volti a conservare la nave.
La HMS
Belfast Trust era presieduta dal contrammiraglio Sir Morgan Morgan-Giles DSO
OBE CM, ex comandante della nave e membro del Parlamento.
In seguito all'azione
del Trust, il Governo decise di cedere all'associazione la nave, che fu aperta
al pubblico in corrispondenza del Trafalgar Day (21 ottobre) 1971.
Anche se non
faceva più parte della Royal Navy, alla HMS Belfast fu concessa una deroga che
le consentì di continuare ad issare la White Ensign.
Verso i tardi anni '70
però, le condizioni finanziarie del Trust erano pessime, e l'Imperial War
Museum chiese il permesso di assorbire l'associazione.
Il 19 gennaio 1978, il
Segretario di Stato per l'Educazione e le Scienze, Shirley Williams, accettò la
proposta dichiarando che
« HMS Belfast is a unique demonstration of an important phase of our
history and technology.
« La Belfast è dimostrazione unica
di un importante fase della nostra storia e del nostro avanzamento tecnologico.
»
La proprietà della nave fu quindi
trasferita al museo il primo marzo 1978.
Dopo il trasferimento a Londra, la
Belfast è stata tirata in secca due volte per effettuare delle riparazioni che
ne consentissero la conservazione a lungo termine.
Nel 1982 le riparazioni sono
state fatte a Tilbury e nel giugno del 1999 a Portsmouth.
La prima revisione
riguardò la pulizia e la sabbiatura della carena, l'ispezione delle saldature
ed un test agli ultrasuoni alla ricerca di crepe.
Il controllo di Portsmouth è
ricordato perché, programmato per l'anniversario dello sbarco in Normandia, il
6 giugno 1999, fu rinviato di un giorno a causa del maltempo.
In seguito, la Belfast fu anche
ridipinta seguendo uno schema di mimetismo noto ufficialmente come Admiralty
Disruptive Camouflage Type 25, identico a quello che aveva rivestito la nave
nel periodo tra il novembre 1942 ed il luglio 1944.
Alcuni tacciarono la modifica
di anacronismo, perché ricordava la livrea della seconda guerra mondiale,
mentre la configurazione odierna della nave deriva dalle pesanti modifiche
apportate tra il gennaio 1956 ed il maggio 1959.
I cannoni di dritta sono puntati
sull'area di servizio London Gateway services, a Nord di Londra sulla Motorway
M1, ad una distanza di più di 18 km dalla nave.
Questa scelta permette ai
turisti di apprezzare la grande portata delle armi.
Questa la sua storia fino ai giorni nostri, ma iniziamo il nostro viaggio sulla H.M.S. Belfast......
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