È il “Giorno dell’aquila”, l’Adler-tag, come viene battezzato con nome convenzionale il primo giorno dell’azione di bombardamento cui l’aviazione tedesca sottoporrà per settimane i centri inglesi, i campi di aviazione, gli stabilimenti aeronautici. In questa prima giornata i tedeschi impiegano complessivamente 1.485 velivoli e ne perdono 45: gli inglesi perdono 13 caccia e 7 piloti. Ma fin da questa iniziale fase della battaglia, la Luftwaffe mostra tutti i suoi difetti e manchevolezze: gli Stukas ad esempio, con i loro 300 km/h di velocità massima e la possibilità di volare a una quota di solo 3.500 m, sono facile preda degli Spitfire, più maneggevoli e soprattutto più veloci (possono raggiungere infatti i 600 km/h e superare i 10.000 m di quota); e così ancora i cacciabombardieri Me-110 non brillano per manovrabilità, i bombardieri Dornier, Heinkel e Ju-88 possono trasportare solo circa 500 kg di bombe e hanno quindi una capacità distruttiva estremamente ridotta rispetto al rischio di portarli sugli obiettivi e quindi di poter essere abbattuti dai caccia nemici. Comunque, secondo lo Stato Maggiore tedesco, 4 giorni dovevano essere sufficienti per demolire la difesa aerea inglese a sud della linea Londra-Gloucester e 4 settimane per eliminare la RAF al completo.
Fonte: Salmaggi e Pallavisini
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