Nei ricordi di bambino, le
interminabili battaglie di soldatini finivano sempre con pochi soldati che
restavano in piedi o con alcuni di questi, che per qualche mistero mi restavano
più simpatici, che si cimentavano in atti eroici, erano i primi a partire,
incitavano gli uomini, li guidavano, conquistavano ed a volte cadevano
rimanendo di esempio. Alla fine decisi che per ricordarmi di loro dovevo
segnarli in qualche modo, non potevano perdersi nella grande scatola che li
conteneva tutti.
Decisi quindi di lasciare un segno
sulla manica, presi un pennellino e la vernice celeste, unica che avevo non
completamente secca, ed a ognuno di questi feci un segno blu sulla giacca all’altezza
della spalla.
Una volta asciutti li misi di
nuovo con gli altri, ma ormai erano diversi per me, erano eroi. Ogni volta che
riprendevo la scatola loro erano lì e con loro i ricordi; la battaglia sul
tavolo in cucina, gli scontri sul divano, quelle lunghe marce sul tappeto, l’assalto
alle trincee di mollette, ognuno di loro era un particolare avvenimento;
situazioni che la mia fantasia aveva creato con l’aiuto delle letture dei
fumetti di guerra e la vista di film.
Ho sempre in mente gli scalini
bianchi di marmo di un palazzo vicino casa, quando la scuola finiva ed era
estate, andavo prima dal giornalaio a comprare Super Eroica e poi la leggevo su
quelle scale, che la mattina restavano in ombra ed erano fresche, l’odore di
carta e inchiostro di quelle pagine mi restava sulle dita fino al rientro a
casa.
Perché, vi domanderete, questo
prologo così lungo e così indietro nel tempo?
Per parlarvi della Medal Of
Honor, vi rispondo.
La Medaglia d’Onore è la più alta
decorazione militare assegnata dal Governo degli Stati Uniti
È concessa a un membro delle
United States Armed Forces che si è distinto per un
« [...] atto di coraggio e
ardimento a rischio della propria vita sopra e al di là del richiamo del dovere
mentre impegnato in uno scontro con un nemico degli Stati Uniti [...] »
Ho visto per la prima volta una
medal of honor, qualche anno fa, in un museo della Normandia, dietro ad una vetrina;
quel colore azzurro riportò alla mia mente, il pennellino ed il volto di quel
soldatino di plastica che tanto aveva compiuto nei miei giochi.
Tanti anni erano passati, i miei
eroi immaginari erano stati sostituiti da quelli in carne ed ossa e la
conoscenza delle loro gesta mi avevano portato fino in Normandia, davanti a
quella spiaggia dove il vento e le nubi di quel giorno erano la cornice
perfetta per chi va con l’animo di onorare e ricordare.
Per questo oggi, giorno dello
sbarco di Anzio, mentre corrono le celebrazioni, ho pensato di ricercare negli
archivi, se ci fossero stati anche ad Anzio, durante gli scontri successivi
allo sbarco, dei soldati che meritarono la Medaglia d’Onore. E’ stato un
viaggio lungo, tra imprese eroiche, battaglie, conquiste, luoghi che conosco
per esserci passato mille volte, sono passato
attraverso, la fatica, il dolore, la disperazione e la gioia dei volti che
entrarono nella Roma liberata.
Un viaggio che mi ha regalato
emozioni a non finire e che avrei voluto non finisse mai, perché ogni volto,
ogni giovane soldato che conoscevo, nelle varie ricerche, usciva dal silenzio e
tornava a vivere e raccontare la sua
vita; di sportivo, di universitario, di contadino; che a ventidue, ventiquattro
anni, per senso del dovere, per aiutare i compagni feriti o in pericolo di vita,
partiva all’attacco, uscendo da un riparo e compiendo un gesto che nessun’altro
avrebbe fatto, un gesto che tutti avrebbero ammirato e premiato, nella sua
tragedia. Dico tragedia, perché ogni gesto eroico in guerra, porta con se morti
e feriti dalla propria parte e da quella dell’avversario e per me l’avversario
è un altro bambino che con il colore azzurro colora le maniche dei suoi eroi.
Gli eroi americani di Anzio i loro reparti.
Eric Gunnar Gibson
|
Technician Fifth Grade
|
Lloyd
Cortez Hawks
|
Private first class
|
Alton Warren Knappenberger
|
Private first class
|
Paul Bert Huff
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Corporal
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William J. Johnston, Sr
|
Private first class
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Jack Cleveland Montgomery
|
First Lieutenant
|
Ernest H. Dervishian
|
Sergeant
|
John W. Dutko
|
Private first class
|
George John Hall
|
Staff Sergeant
|
Patrick L. Kessler
|
Private first class
|
Henry
Schauer
|
Technical Sergeant
|
John C. Squires
|
Sergeant
|
Sylvester Antolak
|
Sergeant
|
James Henry Mills
|
Private
|
Beryl Richard Newman
|
Captain
|
Salvador
J. Lara
|
Staff Sergeant
|
Rudolph B. Davila
|
Sergeant
|
William Wylie Galt
|
Captain
|
Truman O. Olson
|
Sergeant
|
Furman L. Smith
|
Private First Class
|
Herbert F. Christian
|
Private
|
Elden
Harvey Johnson
|
Private
|
Yeiki Kobashigawa
|
Second Lieutenant
|
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