venerdì 4 marzo 2016

Jónsi - Grow till tall Live version from GO LIVE with Lyrics


I lettori del nostro Blog, vedendo un post dedicato ad un brano musicale, si chiederanno cosa ci stia a fare... eppure nella lettura di oggi scoprirete che ha un senso, contiene un emozione un progetto.
Mi sono sempre chiesto e continuo a chiedermi quali siano le forme migliori per raccontare e tramandare la memoria, per renderla viva, per incuriosire, per emozionare.
Un giorno non ci saranno più i reduci, le pagine dei libri saranno ingiallite e sostituite da pagine elettroniche, le persone che proseguiranno la nostra avventura avranno altri strumenti di comunicazione; ma i luoghi, quelli saranno sempre li, la memoria sarà sempre li, scolpita e indelebile, perché ormai fa parte della natura e se l'uomo non la distrugge completamente questa è destinata a raccontare per sempre.
Proprio su quei luoghi, su quello che è avvenuto, sul significato che aveva per tutti quell'atto di coraggio, sulle vite perse, sui sogni e sulle speranze che ognuno aveva, su tutto questo ed altro ancora che posso conservare dentro la parola LI°Btg. Bersaglieri "Montelungo 1943" ho sempre pensato che la musica potesse essere un veicolo inesplorato di emozioni e di ricordi, generare la curiosità e la voglia di conoscere. Certo il silenzio fuori ordinanza è uno di questi, ma oltre a questo?
C'è un suono, una canzone, un lavoro di un artista che possa far chiudere gli occhi e pensare a cosa è successo quella mattina dell'8 Dicembre?
C'è un lavoro di un artista che può essere utilizzato a questo scopo?
pur non volendo, tra suoni, parole, colori, luci, ricordasse quella mattina e tutto il significato che ha avuto per loro e per noi?
L'ho cercato per tanto tempo, ma erano sempre brani classici, orchestrali, lontani dallo spirito di un giovane, non avevano l'incoscienza, il nervo, la follia che può avere un ragazzo di vent'anni.
 
Poi, una notte, come spesso avviene, per caso, nel mio peregrinare senza pace, insonne, mentre ascoltavo un brano, lontano dalla mia generazione e avevo sul tavolo un libro sulla battaglia di Montelungo, lo sentivo ed era un qualcosa di  nuovo per le sue sonorità, tanto che ha stupito pubblico e critica alla sua uscita.
 
Magistralmente riprodotto in un concerto dove probabilmente gente della mia età non può entrare, ma bello, bello a tal punto da farmi riaprire il libro dei diari del LI, sfogliarlo di corsa per ritrovare e rileggere alcuni brani e scoprire che i sogni e gli ideali dei ragazzi di 72 anni fa non erano poi così lontani da quelli di quei ragazzi di vent'anni che stavano ascoltando quel concerto.
 
Associavo le sue parole e l'avanzamento della musica ai giorni prima dell'attacco fino alla mattina, quando la nebbia si diradava e tutto sembrava crollare, cadere.
 
Jón Þór Birgisson, Chitarrista Islandese, in arte Jònsi, è l'autore di questo brano.
 
Saprete quando è tempo di andare avanti, dice la voce all'inizio, quando la musica è impercettibile e solo i sogni ed i desideri aleggiano nell'aria.
Volete realmente crescere, crescere e andare in alto, continua a ripetere.
Ma tutti alla fine cadremo.
Andremo in alto e cadremo
La musica poi cresce sempre di più, i tamburi rombano come una marcia di soldati.
E la voce dice:
Quando lo sapremo, saremo caduti.
Lo saprai e sarai caduto
Lo saprai
Lo saprai
Mentre la musica diventa sempre più caotica, come durante la battaglia.
Non è stato mai fatto un video che racconti da solo i momenti della battaglia, il prima ed il dopo, ma ascoltando Jònsi, ho capito quale può essere la traccia, una traccia moderna, adatta ai tempi.
Adatta a coloro che ci seguiranno e che vogliono continuare a crescere e andare in alto.
Memori che la libertà che hanno nel farlo è stata donata da coloro che quando lo hanno saputo erano caduti.
 
Buon ascolto.
 






Nessun commento:

Posta un commento