Pettinari Enrico Dionigi
Portaferiti 51° Nucleo Sanità
Medaglia d'Argento al Valore Militare
Battaglia di Montelungo.
Nasceva a Caslpusterlengo (allora
provincia di Milano, ora Provincia di Lodi) il 22 novembre 1916 primo figlio di
Luigi e Galleani Luigia.
La famiglia era ulteriormente
composta dai fratelli e sorelle: Pietro Angelo cl. 1918, Andrea cl. 1921, Maria
cl.1923, Teresina cl.1929, Vincenzo Carlo cl.1931 (vivente) e Carlo cl.1933.
Il padre, luigi (cl.1893)
svolgeva il mestiere di lavorante giornaliero alla segheria.
Nel 1921 la famiglia si trasferiva
nel comune di Santo Stefano al Corno (ora Lodigiano) provincia Lodi da dove
faceva ritorno a Casalpusterlengo il 27 ottobre del 1922, andando ad abitare in
una modesta casa in via L. Bernardinelli.
Enrico Dionigi frequentava le
elementari elementari sino alla classe V, poi avviato al lavoro come
apprendista meccanico. Continuerà in seguito con il mestiere di meccanico.
Tra il 1936 e 1937 veniva
chiamato per il servizio militare in un reggimento di Fanteria.
Nel maggio del 1940 veniva
chiamato in servizio per l’imminente scoppio della guerra.
Nel settembre del 1943 a seguito
a seguito degli avvenimenti legati all’Armistizio dell’8 settembre, si trovava
col proprio reparto nell’Italia Meridionale.
Passerà coi commilitoni il 28 settembre
1943 nel neo costituito 1° Raggruppamento Motorizzato,51°Nuclao di Sanità,
sotto la guida del Generale Umberto Utili, Esercito Italiano di Liberazione,
con l’incarico di soldato-portaferiti.
Dopo in periodo di addestramento
il reparto si portava il 5 dicembre 1943 sul fronte di Mignano Montelungo.
Nelle giornate del 15-16 dicembre veniva coinvolto nei combattimenti contro le
truppe tedesche. Pettinari Enrico Dionigi decedeva il 16 dicembre per ferite
causate da schegge per scoppio di granate di artiglieria o deflagrazione di
mina anticarro, colpito nell’adempimento della sua missione.
La motivazione della concessione
della medaglia d’argento “sul campo” testimonia l’alto spirito di sacrificio dei
componenti del 51° Nucleo di Sanità.
“portaferiti di un Nucleo di
Sanità, già distintosi in precedenti azioni di guerra, durante una violenza
azione tedesca, accortosi che un compagno ferito era rimasto oltre le linee,
accorreva prontamente in suo aiuto. Ferito una prima volta non desisteva dal suo
nobile proponimento e raccolto il compagno esanime, tentava di iniziarne il trasporto
nelle nostre linee. Colpito una seconda volta a morte, immolava la giovane vita
nell’eroico e sublime atto di abnegazione”.
Zona di Montelungo, 16 dicembre
1943 – Concessione Roma, 30 giugno 1945
Veniva sepolto nel cimitero di guerra
in Valle Lauro. Successivamente inumato nel Sacrario Militare di Roccione di
Valle Lauro, tomba 22.
Nel dopoguerra le spoglie su richiesta
dei genitori, facevano rientro nel paese natio di Casalpusterlengo.
Il fratello, soldato-aviere
Andrea Pettinari cl.1921, appartenente al Comando Aeronautica dell’Egeo,
prigioniero tedesco, dopo gli avvenimenti dell’8 settembre del 1943, decedeva,
disperso di guerra in mare, il 12 febbraio del 1944 a seguito dell’affondamento
del piroscafo Oria, presso l’isola di Gaidaro nel Mar Egeo, con cui i tedeschi
lo stavano portando verso l’internamento in Germania.
Il cugino, caporal maggiore
mitragliere, Guerrino Pettinari cl.1915, Medaglia d’Argento al valore militare,
cadde eroicamente il 17 settembre del 1943 nei combattimenti nell’Isola di
Cefalonia, appartenente alla Divisione Aqui.
51a Sezione Sanità nei pressi di Montelungo
I ragazzi della 51a Sezione Sanità a Montelungo
(da notare su alcune divise lo stemma Sabaudo)
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