martedì 11 marzo 2014

Discorso del Gen. Marcello Cataldi nel tempio di Cargnacco

“E’ la prima volta che entro in questo Tempio e sono rimasto profondamente colpito dalla suggestione delle immagini e dall’atmosfera di umana pietà e di commosso omaggio nei confronti dei Bersaglieri e di tutti gli altri Caduti e Dispersi in Russia, di ammirazione e di rispetto per chi ha sacrificato la vita per la Patria, di grande tensione morale di chi vuole che questo ricordo sia imperituro, monito e insegnamento per la tragedia rappresentata da tutte le guerre. Sono questi sentimenti così profondi e genuini che costituiscono l’essenza del bersaglierismo e la spinta per continuare a operare con entusiasmo e dedizione nell’ambito della nostra Associazione perché questi valori continuino a essere coltivati con l’entusiasmo e la partecipazione che da sempre caratterizza i fanti piumati”.
Con queste parole, pronunciate nel corso del suo intervento oratorio al termine del rito religioso nel Tempio di Cargnacco, in provincia di Udine, in occasione della Giornata del ricordo dei Bersaglieri Caduti e Dispersi in Russia, il Presidente Nazionale dell’Associazione Nazionale Bersaglieri Gen. Marcello Cataldi ha “fotografato” il profondo significato del Pellegrinaggio cremisi nazionale che si tiene tutti gli anni la seconda domenica di marzo. Sottolineando anche che rendere onore ai Caduti significa oltretutto testimoniare continuità nei valori di amore per la Patria, rispetto delle Istituzioni, senso del dovere, spirito di sacrificio, onestà che costituiscono del resto l’essenza dell’attività e della stessa ragione di vita dell’Associazione Nazionale Bersaglieri.
La cerimonia celebrativa di Cargnacco, semplice, essenziale, si basa su tre elementi di fondo. La prima parte è dedicata alla deposizione di una corona d’alloro al Cippo della Divisione Celere “Principe Amedeo Duca d’Aosta”, sul piazzale Don Caneva (egli stesso Cappellano militare in Russia e fondatore del Sacrario) antistante il Tempio dedicato ai Caduti e Dispersi in Russia, alla presenza di numerose autorità civili e militari e con il contorno di Labari e Medaglieri delle varie Armi. Rappresentavano i Bersaglieri i prestigiosi pluridecorati Medaglieri regionali dell’Emilia Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia, con i rispettivi Presidenti regionali Rocco Paltrinieri, Antonio Bozzo (anche con la funzione di speaker della cerimonia) e Pio Langella. Presente altresì il Labaro del 6° Reggimento, con Andra Perfini, unitamente ai Labari dell’Associazione Nazionale Reduci e Caduti in Russia e di altre Associazioni, nonché di un numero davvero imponente di Sezioni dell’ANB.
Impresa ardua citare tutte le autorità presenti: fra le altre, oltre naturalmente al citato Presidente Nazionale dell’ ANB, la Prefetto di Udine dott.ssa Dolfina Raimondo, il Sindaco di Pozzuolo del Friuli Nicola Turello, che in chiesa rivolgerà il saluto ai presenti, sottolineando il significato pregnante della cerimonia, il Comandante della Regione militare Friuli Venezia Giulia Bersagliere Gen. Alessandro Guarisco, con il Comandante dell’11° Reggimento Col. Eugenio Dessì, la signora Donatella Sbaiz, portatrice di Medaglia d’Oro al V.M. quale nipote del Bersagliere Luigi Sbaiz, ultimo Caduto della Guerra di Liberazione, il Consigliere della Regione Friuli Venezia Giulia Paride Cargnelutti. Presenti altresì, tra gli altri, il Presidente Interregionale Nord Italia dell’ANB Gen. Ennio Betti, il Consigliere Nazionale ANB Camillo Ferroni, i già Consiglieri Nazionali Gen. Adriano Bidin e Italo Pilenga, i Presidenti delle Associazioni Reduci del LI Btg. Bersaglieri AUC “Montelungo” Claudio Vigna e del 1° Btg. Bersaglieri Volontari “Mussolini” Giorgio Verbi, il fondatore del Museo storico militare - culturale “Casa del Bersagliere” di Jesolo comm. Franco Vidotto
Di seguito, all’interno del Tempio, letteralmente gremito di Bersaglieri, loro famigliari e appartenenti ad altre Associazioni d’Arma, la Santa Messa, concelebrata dal Cappellano Capo della Brigata “Ariete” Ten. Col. don Arturo Rizza, che ha tenuto un’omelia di rara intensità. Nel corso del rito religioso è stato anche benedetto il Labaro della Sezione ANB di Bologna intitolata alla Medaglia d’Oro al V.M. Aldo Chiarini, Caduto in Russia, in forza al 6° Reggimento Bersaglieri.
Un intervento particolarmente toccante, con la citazione del numero impressionante di Bersaglieri Caduti, Dispersi o morti in Russia tra gli stenti delle marce forzate e negli infami campi di prigionia è stato poi tenuto dal cav. uff. Giorgio Borean, Presidente provinciale ANB di Udine e organizzatore della cerimonia. Lo stesso Borean al termine della Messa ha poi dato lettura della Preghiera del Bersagliere.
Infine, a conclusione della cerimonia, la deposizione di una corona d’alloro nella cripta interna del Tempio, dove è collocata la tomba del Milite Ignoto Caduto in Russia.
Sarebbe ingeneroso dimenticare altri protagonisti di questa cerimonia, quali la Fanfara bersaglieri di San Giorgio di Nogaro, che si è esibita al suo solito alto livello con la impeccabile direzione del maestro Omar Falcomer, il picchetto in armi dell’11° Reggimento Bersaglieri e il Coro di Pertegada, che ha accompagnato il rito religioso con grande bravura in una serie dei motivi più conosciuti dei Bersaglieri, iniziando dall’Inno dei Bersaglieri ciclisti.
Una cerimonia decisamente toccante, commovente, densa di significati, come del resto sottolineato su questo sito dal Presidente ANB dell’Emilia Romagna Rocco Paltrinieri; giornata a detta di tutti indimenticabile: annotazione questa che ha oltretutto costituito il migliore e più che meritato riconoscimento all’intensa e preziosa attività del cav. uff. Giorgio Borean, che da trent’anni organizza in maniera impeccabile questa cerimonia.

Nel corso del successivo rancio cremisi, allietato anche da alcune esecuzioni della Fanfara di San Giorgio di Nogaro, non sono mancati i complimenti a Borean e una corale manifestazione di affetto da parte di tutti i Bersaglieri nei confronti del Presidente Nazionale Gen. Marcello Cataldi.









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