Eccomi qui a raccontarvi questa nuova storia, nata da una foto
che avevo in archivio e dal particolare delle bandiere Giapponesi e Tedesche
dipinte sulla carlinga. Chi era questo pilota sorridente e sicuro di se a
cavallo di un fantastico P51 Mustang?
James Howell Howard, prima della guerra, era un pilota della US
Navy, assegnato alla portaerei USS Enterprise (CV-6) a Pearl Harbor.
Nel Giugno del 1941, si unì ai volontari del gruppo “The Flyng
Tigers” (Tigri Volanti) soprannome che fu dato al 1st American Volunteer Group,
un gruppo aereo inviato dagli Stati Uniti in Birmania per aiutarla contro il Giappone.
Il gruppo fu costituito personalmente dal presidente Franklin Delano Roosevelt e doveva essere
formato da soli volontari provenienti dai cari corpi armati degli USA con la condizione
che avessero rassegnato le dimissioni dai corpi di appartenenza.
Gli aerei all’epoca erano i famosi Curtiss P-40 con le insegne
della Cina Nazionalista.
Tra le fila di questo gruppo militarono alcuni grandi assi che
meritarono onori e gloria alla fine del conflitto tra i quali citiamo Gregory
"Pappy" Boyington (bellissima la sua storia di cui
parleremo più avanti confrontandola con la storia dell’ultimo Samurai dell’aviazione
Imperiale Giapponese, Saburo Sakai) oltre al nostro James Howell Howard che
vanta sei abbattimenti di zero Giapponesi, le sei bandiere che appaiono sulla
carlinga.
Ma arriviamo all’11 Gennaio del 1944, James Howard è diventato Maggiore dell’USAAF,
comanda il 354 Fighter Group, e si trova in volo con il 356 squadrone, con cinquanta P-51 Mustang, scortando tre gruppi
di Fortezze Volanti B-17 in un raid contro Oschersleben, vicino a Berlino.
La Luftwaffe, ormai impegnata nella sola difesa del proprio
territorio, attaccò in forze la formazione di bombardieri e Howard con i suoi
andò subito all’attacco abbattendo un bimotore Messerschmitt Bf 110 Zerstörer,
per attaccare questo bimotore Howard si separò dal suo gruppo, ma cercò subito di
ricongiungersi.
Fu in quel momento che si accorse che una formazione di una
trentina di caccia tedeschi ME109 stavano muovendo in direzione della
formazione di bombardieri e senza ricongiungersi con il suo gruppo decise di
attaccarli da solo.
Il combattimento durò oltre trenta minuti, tre Me109 furono abbattuti
subito mentre altri furono danneggiati; con le munizioni quasi esaurite, a
corto di carburante e con tre mitragliatrici fuori uso continuò ad attaccare i
nemici fino a metterli in fuga.
Quando rientrò alla base RAF di Boxted, 71 km a nord-est di
Londra, il suo Mustang aveva un solo foro di proiettile!
Per questa sua missione il Maggiore James Howard ha ricevuto la
medaglia del congresso, (Medal Of Honor) e fu l’unico pilota americano nel
teatro di guerra europeo ad averla ricevuta.
Il suo Mustang, fu rinominato “DING HAO!” termine slang
americano della seconda guerra mondiale ripreso dalla frase cinese "ting
hao de" che significa "molto buono" o "il numero uno".
E James Howard con il suo P-51 Mustang erano davvero i numeri
uno.
La sua anima tornò a volare per l’ultima volta, raggiungendo la
volta celeste, il 18 Marzo del 1995 ed il suo corpo riposa nel cimitero degli
eroi di Arlington.
E’ notte fonda, ma non riesco a separarmi dalle foto che
continuo a trovare nei vari archivi, da quei denti di squalo dei Curtis, dalla
linea del Mustang e da tutti i volti di quegli uomini, divenuti aviatori e poi
eroi, che mi guardano e mi dicono “questo è il prezzo che abbiamo pagato
affinchè tu nascessi libero e non schiavo”.
Arlington
National Cemetery
Arlington
Arlington
County
Virginia, USA
Plot: Section
34, Lot 2571
Presso il St, Pete Clearwater International Airport, in Florida, c'è una sala completamente dedicata a Lui, con la sua divisa, la sua medaglia del congresso, le sue foto, i suoi oggetti personali e la sua storia, affinchè tutti, distratti dai viaggi di lavoro o di piacere, abbiamo modo di onorare e ricordare chi, nella sua gioventù, ha viaggiato solo per combattere.
Notte a tutti, vostro Blogger.
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