martedì 28 aprile 2015

Lettera aperta a Roberto Saviano

Caro Saviano, abbiamo apprezzato la tua testimonianza da Cassino in occasione del 25 Aprile ed il tuo ricordo di tutti i soldati che si sono battuti nella campagna d'Italia per la liberazione del nostro paese.
Abbiamo apprezzato le tue parole per i fratelli Polacchi e per tutte le altre nazioni che vi hanno partecipato.
Purtroppo, come spesso accade, non abbiamo sentito citare i soldati Italiani e questo ci ha ferito, come ci ferisce ogni anno, per il 25 Aprile, la maggior parte delle menti pensanti e libere di questo paese che ignora gli oltre 5000 soldati del Regio Esercito che dopo l'8 Settembre mantennero il giuramento fatto alla bandiera e difesero la patria dall'invasore Tedesco al fianco degli Alleati.
Erano ragazzi di diciotto e vent'anni che non fuggirono sulle montagne non gettarono le divise e tornarono a casa, rimasero uniti con una sola cosa in mente, la Patria. 
Erano giovani, male armati e con equipaggiamenti e viveri scarsi, e decisero di mettersi al servizio degli Alleati, all'inizio diffidenti, e di conquistare il loro rispetto, con il sacrificio di tante vite, per l'onore d'Italia.

Bari
Monte Lungo
Cassino
Chieti
Lanciano
L'Aquila
Filottrano
S.Maria Nuova
Iesi
Orsogna
Poggio Scanno
Bologna
Bergamo

Videro entrare per primi i soldati Italiani come liberatori ed alla fine furono 500.000 i soldati impegnati nei combattimenti di cui spesso si ignora da 70 anni il loro sacrificio.

Noi siamo Bersaglieri, abbiamo tra le nostre fila reduci e caduti di quella guerra di liberazione e proseguiamo nella missione di Onorarli e Ricordarli tutti, nessuno escluso.

Conoscendo e apprezzando la tua libertà di pensiero e d'azione tendiamo una mano a Te se vorrai conoscere la storia di questi 500.000 dimenticati.

Un saluto Bersaglieresco.

Ass. LI° Btg. Bersaglieri "Montelungo 1943"






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