giovedì 24 dicembre 2015

L'associazione LI° Btg. Bersaglieri, tutti noi, vogliamo inviarti gli auguri di Buon Natale ed un felice anno nuovo.
La nostra missione anche per il 2016 resta quella di Onorare e Ricordare tutti coloro che si sono immolati per un ideale di pace e libertà sotto il tricolore.
L'anno che si chiude ci ha visto proporre e realizzare tante manifestazioni e conoscere diverse realtà e professionalità di questo paese.
Per il futuro vogliamo fare sempre di più e far conoscere alle nuove generazione quello che è stato il nostro Secondo Risorgimento Italiano, i patimenti e le fatiche
che tanti giovani ragazzi Italiani, seguiti da fieri comandanti hanno fatto, con l'aiuto di tutti quanti hanno a cuore questa nostra missione.

Vi inviamo gli Auguri di Natale con la lettera scritta il 24 Dicembre 1944 dai nostri soldati.

“ Tutto il Gruppo, su mezzi forniti dagli Alleati, parte da Brisighella per raggiungere Modigliana.

Gli uomini sono in condizioni pietose.
Il combattimento continuo su di un terreno estremamente difficile e sempre con forze inferiori al nemico, le notti insonni nelle veglie per sventare sorprese e imboscate fra le gole e gli anfratti dei monti, il continuo martellare del mortaio o del cannone, l’insidia delle mine micidiali, dovunque sparse, hanno prodotto un senso di nervosismo e di stanchezza su ogni combattente.
Pur tuttavia cantano i patrioti le solenni canzoni dei monti d’Abruzzo perché indomito è il loro spirito se pure le fatiche, la lotta con la natura e la guerra all’oppressore, hanno duramente provato il loro fisico.
I vestiti sono laceri , sporchi oltremodo di un fango attaccaticcio, fradici di pioggia, consumati dall’uso; scarpe sfondate, barbe ispide e incolte, corpi sudici infetti da scabbia e da insetti.
L’intensa attività del fronte non ha lasciato tempo e occasione per l’igiene; ma pur tanto difficile era trovare l’acqua e la calma nei rari accantonamenti rurali e nell’impegno della lotta.
Già dalla partenza la neve incomincia a cadere lenta e fitta.
La colonna procede lentamente sulla strada sconvolta e viscida; sale ansimando sul Trebbio franoso con l’ansito dei motori.
A notte è costretta a fermarsi, tanta è la neve che il vento turbinoso e gelido ha ammassato a barriera.
Le macchine rallentano, provano con insistenza a superare l’ostacolo e si fermano, né valgono i lavori di sgombero della massa bianca che aumenta contro la volontà degli uomini che hanno vinto il fuoco.
Col misero fardello sulle spalle i patrioti si avviano marciando faticosamente verso Modigliana.
Giungono a notte, nel buio e nel freddo.
Niente per loro è stato predisposto; né cibo né alloggio.

I Comandi Superiori del Corpo polacco hanno voluto dimenticare che anche i Patrioti della Maiella sono uomini e soldati come tutti gli altri! Ben altre sedi sono riservate ai reparti alleati di ritorno dal fronte, dove non manchi acqua, luce, in ambienti accoglienti.

All’ultimo momento nella bufera di neve, i patrioti della Maiella sono destinati al piccolo centro di Modigliana, assolutamente inospitale per un periodo di ben meritato riposo, di pulizia e di riorganizzazione, perché molto la guerra ha provato questo luogo, privandolo di ogni cosa indispensabile alla truppa stanca e sporca.

La popolazione apre le case e dona ai reduci ristoro e fuoco. Ognuno trova un cantuccio vicino al focolare e pensa ai suoi cari che casa e fuoco non hanno nella desolazione dei villaggi distrutti e delle baite sconnesse.
Si asciuga una lagrima e pensa quanto giusta e santa sia la Causa per cui combatte, soffre e spera”.

Brano tratto da: Storia della Brigata “Maiella” 1943-1945
Nicola Troilo
Un saluto Bersaglieresco

Auguri a tutti Voi e ad alle Vostre Famiglie






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