Ed eccoci qui, fedeli a quanto abbiamo scritto, lontani da chiacchiere e distintivi,
"noi pochi, noi felicemente pochi, noi banda di fratelli"
come scriveva William Shakespeare nel suo Enrico V.
Siamo stati in quei luoghi, accanto ai nostri eroi e diciamo nostri a pieno titolo, dato che c'erano i figli di coloro che lì hanno combattuto.
E mentre oggi si tolgono i tricolori, si spengono le luci e già si pensa alla prossima festa cristiana o pagana, noi siamo al lavoro, per i prossimi progetti, per continuare ad onorare e ricordare gli eroi di Montelungo, per i prossimi 364 giorni.
La nostra missione non finisce la sera dell'8 dicembre.
L'anno che inizia sarà per noi intenso, tanti sono i progetti che ci vedranno impegnati su più fronti.
I nuovi ingressi di tanti soci, del mondo imprenditoriale locale e nazionale, della più antica nobiltà Italiana e di tanta altra gente volenterosa ci daranno la forza per portare a termine tutto quanto ci siamo prefissati.
E come i nostri padri ci hanno insegnato, restiamo uniti e lottiamo sempre per l'onore d'Italia.
Nel prossimo post le prime foto del nostro modo di onorare e ricordare sempre quell'8 dicembre.
Il vecchio cimitero dei Cinquantunesimo
I segni dei combattimenti
L'albero che vide la morte di alcuni Bersaglieri del LI
E dalla terra ancora una traccia, un bossolo di fucile italiano
Gli Onori al Gen. Marzollo
Sulla cresta di Montelungo, per onorare e ricordare
Insieme con Rosolo Branchi, reduce del Cinquantunesimo
La consegna della prima tessera dell'associazione, rosso cremisi
8 Dicembre 2015,
C'è un modo per onorare i ricordare coloro che combatterono per la libertà della nostra nazione, contro la tirannia del Fascismo e del Nazismo, che non sia solo apparenza ma sostanza?
Sì, c'è!
Possiamo scegliere ogni anno di apparire; di leggere proclami, di diffondere belle frasi, di farci ammirare insomma.... per poi sparire per tutto il resto dei giorni, dopo una bella apparizione.
No! non lo faremo!
Possiamo raccogliere i vostri applausi, sul freddo pavimento del marmo o le vostre smorfie, quando il tempo passa e l'ora del pranzo giunge; quell'ora nella quale con i piedi sotto al tavolo ed un buon bicchiere di vino, si cantano gli inni delle proprie appartenenze e si ricevono gli inviti per votare per questo o quell'altro o si chiede la raccomandazione per qualcosa che ci serve.
No! non lo faremo!
Possiamo sederci sul sagrato accanto a delle targhe di marmo, poste un tempo da reduci di quella battaglia per ricordare i loro fratelli morti ed ora staccate dal muro in virtù di inestetismi estetici che offendono le lacrime di coloro che le hanno posate.
No! non lo faremo!
Pensate allora che siamo soli? Vi sbagliate!
Siamo insieme a coloro che riposano sotto quelle bare di marmo,
insieme a coloro che combatterono per la libertà.
La differenza è che ci siamo sempre, ci siamo ogni giorno, quando il sole sorge ed ogni sera, al tramonto.
Noi ci siamo sempre!
Il nostro messaggio, riprendendo il testo di una canzone religiosa,
"non è povera voce di un uomo che non c'è,
la nostra voce canta con un perchè"
Il nostro modo di onorare e ricordare l' 8 Dicembre ci ha portati ieri ed oggi, dove dei giovani di diciotto e vent'anni combattono, ancora oggi, per la libertà.
La libertà dalla droga.
Raccontare l'8 Dicembre dei ragazzi di Montelungo a dei ragazzi che cercano la libertà dalla schiavitù è la più bella manifestazione che si possa fare.
C'è un modo per onorare i ricordare coloro che combatterono per la libertà della nostra nazione, contro la tirannia del Fascismo e del Nazismo, che non sia solo apparenza ma sostanza?
Sì, c'è!
Buon 8 Dicembre a tutti.
Ass. LI Btg. Bersaglieri A.U.C. "Montelungo 1943"
Gruppo Valdinievole "La Libertà è Fatica"
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